Attualità - 13 agosto 2020, 16:31

Frase shock contro la vittima dell'aggressione di Vicenza, anche l'associazione "Fischia il Vento" contro il medico di Finale

"Doveroso segnalare il fatto alle Autorità competenti affinché valutino eventuali profili di reato e adottino le necessarie misure di repressione"

Giuliano Arnaldi, presidente dell'associazione culturale "Fischia il vento"

Giuliano Arnaldi, presidente dell'associazione culturale "Fischia il vento"

Le parole del noto medico finalese Marco Battaglieri scritte commentando la violenza subita da un uomo di colore da parte di un agente di Polizia a Vicenza hanno scatenato una vera e propria bufera.

Anche l'associazione culturale "Fischia il Vento", per mano del suo presidente Giuliano Arnaldi, ha scelto di condannare duramente e segnalare alle autorità competenti le forti parole del dottore, chiamando in causa anche Massimo Gualberti, consigliere comunale di minoranza il quale ha condiviso la notizia riportata dall'agenzia Ansa sul proprio profilo Facebook e capogruppo della lista per la quale lo stesso Battaglieri aveva corso alle scorse comunali.

"La notizia è riportata sulla pagina dell’esponente della destra finalese Massimo Gualberti, che commenta in sostanza 'chi si comporta bene non corre rischi', legittimando una visione ferocemente vendicativa e priva di ogni garanzia da parte delle Forze dell’Ordine, visione distante anni luce dalla Costituzione, dalle leggi vigenti e sopratutto dalla sensibilità umana che caratterizza l’azione della grandissima maggioranza degli esponenti delle Forze dell’ordine: non 'sceriffi' dal grilletto facile ma Cittadini in divisa al servizio dei Cittadini" si legge nella nota pubblicata sulla pagina social dell'associazione.

"Inoltre l’affermazione del dottor Battaglieri infanga gli operatori sanitari e la loro indiscussa umanità e devozione - aggiunge l'associazione culturale rincarando poi la dose -, viola il giuramento di Ippocrate e sottolinea la pochezza pericolosa di una minoranza disumana che va tacitata. Viola l’art. 3 della Costituzione che recita 'tutti i cittadini hanno pari dignità senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione'".

"Ecco perché riteniamo doveroso segnalare il fatto alle Autorità competenti affinché valutino eventuali profili di reato e adottino le necessarie misure di repressione. Chiediamo anche all’Ordine dei Medici di Savona di pronunciarsi, considerando incompatibile una simile affermazione con l’esercizio della nobile professione di Medico. Chiediamo alle forze politiche e ai cartelli elettorali nelle quali il Gualberti si riconosce di esprimersi con forza" conclude il presidente Arnaldi.

Mattia Pastorino

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