A 10 mesi dalle elezioni comunali, la Giunta Caprioglio è a rischio?
La fuoriuscita dalla Lega dei consiglieri Silvio Rossi, Giancarlo Bertolazzi e Alda Dallaglio può far scricchiolare una volta di più una maggioranza comunale che pare essere arrivata ai titoli di coda.
La decisione dei tre ex leghisti (che comporranno un nuovo gruppo consiliare) può essere considerata come l'ultima goccia che farà traboccare gli equilibri comunali.
Negli ultimi mesi le "fratture" interne si sono consumate a causa di visioni contrapposte sulla gestione della città. A tenere sotto scacco il sindaco Ilaria Caprioglio proprio la Lega e le sue paventate "boutade". Cominciando con il tema chiusura discarica di Cima Montà, il bilancio, la nomina del nono assessore e poi infine a fine giugno con gli emendamenti sulla Tari e il caos voto con al centro i due consiglieri leghisti Silvio Rossi e Emiliano Martino (che ha esposto pubblicamente i problemi del comune legati ai rifiuti e alla pulizia). Per non dimenticare anche un mancato coinvolgimento decisionale, fatto che ai leghisti non è mai andato giù nonostante in Giunta siano presenti gli assessori Massimo Arecco, Maria Zunato e Roberto Levrero.
Però non solo gli esponenti del Carroccio hanno dimostrato perplessità sull'operato della loro stessa maggioranza, ma anche la consigliera del gruppo misto Simona Saccone più volte su alcuni temi ha deciso di votare contro, così come l'ex membro della lista civica del sindaco (ora consigliere di Italia Viva) Elda Olin.
Se a questo stretto giro di posta la decisione dei tre consiglieri pare essere uno smarcamento dal partito di Salvini e dalle scelte del commissario della Lega Savona Paolo Ripamonti a sfavore del consigliere regionale uscente Paolo Ardenti, non è detto che tutto ciò non possa influire negativamente sul futuro amministrativo della città.
A livello prettamente numerico, i consiglieri leghisti in consiglio comunale rimarranno a questo punto 7 (Giusto, Venturino, Ghiso, Remigio, Allegra, Spivak e Martino), 4 della Lista Civica 2.0 (Venturelli, Delucis, Dogliotti e Marabotto), 4 di Vince Savona (Versace, Bussalai, Ciccarelli e Karunaratne), 1 del Gruppo Misto (Saccone) e tre del nuovo gruppo consiliare (Rossi, Bertolazzi e Dallaglio) per un totale di 19 contro i 13 della minoranza che potrebbero però ricevere i voti degli ex leghisti arrivando così ad un pareggio 16 a 16 (con ipotesi 15 a 17 in caso di voto contro la maggioranza di Saccone). In quel caso diventerebbero decisivi sia il voto del sindaco che la presenza assidua senza assenze dei membri della Lega, di Vince Savona e della lista civica.
Insomma un equilibrio precario che potrebbe ulteriormente destabilizzarsi post voto alle elezioni regionali. In caso di elezione in Regione dell'assessore Maria Zunato rimarrebbe vacante la delega alle attività produttive così come quella alla cultura della candidata Doriana Rodino che però potrebbe tornare nella mani del sindaco Caprioglio.
Il 20 e 21 settembre spartiacque decisivo oppure rampa di lancio per Savona 2021.





