Politica - 03 settembre 2020, 14:01

Finale, l'opposizione indica Cervone alla presidenza del Consiglio Comunale ma accusa: "Nessun dialogo con le minoranze"

"Scelta ragionata e di garanzia" la definiscono i consiglieri Gualberti e Fasciolo, che non risparmiano qualche frecciata alla maggioranza: "Posizione politicamente ambigua da parte dell'attuale giunta"

Un'immagine di uno degli scorsi Consiglio Comunali: a destra i consiglieri Gualberti e Fasciolo de "Le Persone al Centro". A fianco il consigliere Pier Paolo Cervone

Un'immagine di uno degli scorsi Consiglio Comunali: a destra i consiglieri Gualberti e Fasciolo de "Le Persone al Centro". A fianco il consigliere Pier Paolo Cervone

Sono rumours che stanno prendendo sempre più corpo negli ultimi giorni e che dovrebbero essere definitivamente confermati a stretto giro di posta quelli che riguardano la maggioranza comunale a Finale.

Dopo l'addio alla giunta dell'ormai ex assessore con deleghe, tra le altre, a bilancio, controllo delle partecipate e gestione degli immobili comunali, Delia Venerucci, che ha fatto seguito al rimpasto di compiti di alcuni giorni, è il nome di Franco De Sciora quello ufficializzato nella giornata di ieri per raccogliere l'eredità della collega dimissionaria.

Un cambio di ruolo che ha lasciato senza padrone la poltrona di presidente del Consiglio Comunale. Per ora i nomi circolati hanno la forma di semplici voci, quasi un "calciomercato" delle cariche, su cui interviene a gamba tesa il gruppo di opposizione "Le Persone al Centro".

"Fatta salva la piena legittimità delle scelte personali del consigliere Venerucci - si legge nella nota diramata nella tarda mattinata odierna -, due sono le valutazioni politiche che si possono trarre da tale scelta. La prima è che forse il PD finalese abbia finalmente capito come il Frascherelli bis ruoti intorno ad una posizione politica ambigua e che si riprometta di inserire in giunta un assessore più battagliero come Franco De Sciora. Ma questa è una questione interna alla maggioranza e solo il tempo ne svelerà gli equilibri, ammesso ve ne sarà bisogno. Più trasversale e complessa è invece la nomina del futuro presidente del Consiglio Comunale, carica che pare sarà assegnata proprio al consigliere Venerucci".

Una scelta quindi, quella dell'assessore dimissionario, anch'essa di casa PD come il collega De Sciora, che lascia spazio ad alcune perplessità in seno al gruppo rappresentato da Massimo Gualberti: "La carica, giova ricordarlo, riveste una certa importanza in tema di garanzia, soprattutto in un sistema che premia la governabilità della maggioranza a scapito della rappresentatività. Il presidente De Sciora aveva ben chiaro queste linee guida ed ha spesso cercato di favorire il dialogo, dando il giusto peso alle iniziative della minoranza. Qualche dubbio viene sulla nuova scelta non solo perché, per sua stessa ammissione, il consigliere Venerucci è oberato da gravosi impegni professionali, ma anche per il ruolo operativo svolto fino ad oggi che adesso le renderà difficile calarsi in quello di equilibrato garante".

"Spiace poi rilevare come ancora una volta la maggioranza dimentichi l’opportuna sensibilità istituzionale - continuano i consiglieri nella nota -, annunciando sui canali di informazione l’assegnazione di una carica prescelta a tavolino ma che, data la sua valenza bipartisan, andrebbe al contrario discussa e votata in Consiglio comunale, ascoltate tutte le posizioni. A nostro avviso una soluzione senz’altro preferibile sarebbe la nomina a presidente del consigliere Cervone".

Una sponsorizzazione, se così la si vuole definire, che parrebbe alquanto spiazzante, dopo i commenti dell'opposizione al suo recente avvicinamento alla maggioranza. "Ovviamente non abbiamo cambiato il nostro giudizio negativo sulla sua recente svolta politica - spiegano i rappresentanti del gruppo di minoranza -, ma a tale figura va comunque riconosciuto un alto profilo politico-istituzionale che ne fanno un candidato ideale. Peraltro spiace vederlo relegato nel suo (non) ruolo attuale".

"Noi siamo ancora disponibili al dialogo e non faremo certo mancare il nostro appoggio verso una scelta che ci pare sufficientemente ragionata e di garanzia" concludono da "Le Persone al Centro" lasciando intendere di non dare ancora per persa questa "battaglia" politica.

Mattia Pastorino

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