Politica - 03 settembre 2020, 15:40

Regionali 2020, Simona Saccone (FdI): "Il mio impegno per occuparsi sempre più di disabilità, anziani e periferie"

La candidata savonese pone l'accento sulle questioni legate ai cosiddetti "ultimi": "Approcciarsi con umiltà e comprensione per supportare le persone in difficoltà"

Regionali 2020, Simona Saccone (FdI): "Il mio impegno per occuparsi sempre più di disabilità, anziani e periferie"

E' senza dubbio il sociale l'aspetto a cui sta dando il maggior peso la candidata di Fratelli d'Italia alle prossime elezioni regionali Simona Saccone.

Particolare attenzione la candidata savonese la pone sul mondo delle disabilità: "Mi occuperei molto più delle disabilità, lasciate sempre per ultime. Ci sono parecchi bambini con problemi, non solo mentali ma anche fisici, che necessitano di un supporto e vengono lasciati a loro stessi e ai genitori, così come molte persone anziane, in particolar modo nelle periferie. Questi devono essere seguiti e tutelati, servono fondi che aiutino coloro che si occupano del prossimo in modo da cercare di dare una mano agli ultimi e a coloro che non hanno parola".

L'intento è quindi quello di adoperarsi per abbattere quelle barriere che non sono solo architettoniche e di cui la società purtroppo è ancora vittima in diverse circostanze: "I disabili non sono persone che non vivono. Guidano la macchina, hanno famiglie, lavorano e bisogna quindi garantirgli una vita con l'accessibilità a tutto ciò che è accessibile anche a chi non ha questo tipo di problemi. A questo proposito la mia proposta qualche tempo fa era, ad esempio, quella di un bonus da dare a tutte le spiagge per dotarsi di sedie in grado di permettere a chi non è in grado di deambulare di accedere al mare in modo da non sentirsi ghettizzati in alcuni stabilimenti ma poter trascorrere le giornate in compagnia dei propri cari".

Oltre a questo, legato al sociale vi è poi la gestione delle periferie: "Andrebbero senz'altro curate maggiormente. Ci sono parecchie abitazioni fatiscenti e persone con difficoltà ad accedere alle liste dei bandi per alloggi popolari perchè spesso sono soli e non hanno figli, mentre in graduatoria avanza chi ha una famiglia. Il problema ora è la grande quantità di anziani senza famiglia, con pensioni bassissime, le quali devono addirittura scegliere se pagarlo o mangiare. Le case popolari dovrebbero avere più apertura verso queste persone". Una soluzione potrebbe essere una diversa configurazione dei bandi: "Serve più flessibilità nelle modalità di accesso ai bandi per aiutare gli anziani".

"Il mio impegno in questo campo nasce dall'esperienza maturata come dal mio lavoro nel ruolo di responsabile politiche sociali per il sindacato UGL. Questo mi ha permesso negli anni di sedere ai tavoli della Regione e portare il mio apporto parlando di sociale. Farlo è difficilissimo, perchè è qualcosa di talmente ampio e che va a toccare spesso l'intimo delle persone. Bisogna approcciarsi all'argomento con grande umiltà e comprensione: dobbiamo tenere presente che chi chiede aiuto non lo fa per sfizio personale ma per necessità, anche con il timore di essere giudicato. Noi dobbiamo supportare le persone in questi momenti difficili per far sì che superino questa paura" conclude Simona Saccone.

CPE

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