"Non c’è nessuna intenzione da parte del governo di chiudere ristoranti, bar e locali come si legge su alcune testate, né di anticiparne l’orario di chiusura introducendo di fatto un coprifuoco".
Può tirare un sospiro di sollievo il comparto della ristorazione dopo le voci circolate nei giorni scorsi circa i contenuti del nuovo Dpcm pronto ad essere presentato nel prossimo Consiglio dei Ministri prima di passare alla Camera ed entrare ufficialmente in vigore dal prossimo 7 ottobre, data in cui scadono i provvedimenti attualmente in vigore per contrastare la diffusione della pandemia di Coronavirus.
Dopo l'annuncio di nuove limitazioni alla libertà per preservare la salute fatto dal premier Giuseppe Conte nei giorni scorsi, sono infatti fonti di Palazzo Chigi a rendere noto che di fatto non verrà adottata nessuna sorta di coprifuoco per bar e ristoranti.
Possono dunque ritenersi soddisfatti i titolari di tante attività già messe a dura prova durante il lockdown della passata primavera, ma anche alcuni governatori delle Regioni, il ligure Giovanni Toti in primis, che si sono confrontate col governo portando a quelle che saranno le nuove restrizioni senza però penalizzare ulteriormente le attività commerciali con quello che lo stesso presidente della Liguria ha definito "misure draconiane".





