Politica - 30 novembre 2020, 11:10

Melgrati torna "in sella": "Sono pronto per la mia Alassio del 2021"

Il sindaco: "Dalla mezzanotte e un minuto sarò pienamente operativo. Ho dovuto subire una sanzione iniqua che ha penalizzato la Città e i suoi cittadini"

Melgrati torna "in sella": "Sono pronto per la mia Alassio del 2021"

Ufficialmente terminata la sospensione di Marco Melgrati dal suo ruolo di sindaco della città del Muretto, il Primo Cittadino si appresta a riabbracciare la sua routine. Gli abbiamo chiesto un bilancio, tra quanto accaduto nei mesi passati e che cosa si prospetta nel futuro.

Sindaco, pronto a tornare in sella?

“Direi che ‘tornare in sella’ sia esattamente l’espressione giusta, visto il mio ben noto amore l’equitazione e la mia attività sportiva a cavallo…”

Quale sarà il primo gesto dopo questo nuovo insediamento?

“Per prima cosa farò al mattino il mio consueto giro per i lavori pubblici della città. Con una differenza. In questi mesi di sospensione lo facevo da spettatore, dopodiché mi confrontavo con l’assessore competente esprimendo le mie impressioni. Da domani potrò tornare a farlo da protagonista, relazionandomi direttamente e personalmente con i capi-cantiere.

Il mio primo atto ufficiale sarà un incontro con il vicesindaco e con i dirigenti comunali per fare il punto della situazione”.

Che cosa significa tornare alla guida di una Alassio “in zona gialla”?

“Sicuramente meglio che in zona arancione. Bar e ristoranti possono restare aperti almeno fino alle 18 e questo si traduce nell’opportunità di lavorare nella pausa di mezzogiorno. Tuttavia il danno economico è innegabile: il Coronavirus non è come le ben note ‘Sette Maledizioni’, che si palesavano di notte. Pertanto, vedendo quanto i nostri esercizi pubblici hanno investito in distanziamento dei posti a sedere, igienizzazione e altro, ritengo che con i giusti accorgimenti si potrebbe cenare al ristorante almeno fino alle 22.

Da sindaco, inoltre, chiederò al più presto un incontro con il nostro governatore Toti per caldeggiare il ritorno di neonatologia a Santa Corona. È stato uno dei miei massimi cavalli di battaglia quando ero in Regione e ora non voglio che venga accettata come una cosa scontata il fatto che rimanga ‘temporaneamente’, chissà per quanto tempo, a Savona. E purtroppo sappiamo come funzionano le cose in Italia… Non è accettabile: questa risorsa a Santa Corona è un punto di appoggio prezioso per tutto il Ponente, e non mi riferisco solo alla neonatologia ma a tutto quanto concerne il settore ginecologico. Un altro incontro che voglio avere al più presto con Toti sarà funzionale a chiedere nuovi contributi per la diga soffolta. Abbiamo un progetto già approvato come Comune, ma mi sembra evidente che questi 2,5 milioni di euro per partire con i lavori a marzo non siano sufficienti a intervenire su tutto il litorale. Voglio un intervento che, se non potrà essere definitivo, sia almeno completo nella sua copertura della costa. Inoltre da febbraio partiremo con i lavori di ripascimento dell’arenile. In una nazione razionale si sarebbe dovuta finanziare prima la diga e poi il ripascimento. Ma si sa che in Italia tutto funziona alla rovescia…”

Un ricordo di questi mesi da “sindaco sospeso”?

“Non mi sono mai fermato. Ho lavorato tanto come Coordinatore Provinciale di Forza Italia alla campagna per le regionali e, sebbene il nostro partito non sia più l’ago della bilancia come qualche anno fa, abbiamo comunque dato il nostro tangibile contributo alla riconferma della coalizione di centro-destra alla guida della Regione. Detto questo, da sindaco ritengo che mi sia stata assegnata una sanzione iniqua: per la legge italiana qualsiasi cittadino è innocente fino al III grado di giudizio. Questa sanzione accessoria della sospensione ha danneggiato la città di Alassio e i suoi cittadini che, attraverso lo strumento democratico del voto, mi avevano voluto come sindaco solo pochi mesi prima. In questo tempo a livello umano e personale sono rimasto sempre in contatto con la mia maggioranza e con il mio vicesindaco, li ringrazio, sono stati presenti per la città e ritengo che abbiamo svolto un valido lavoro. Ma non è la stessa cosa: una città ha bisogno del carisma di un leader”.

Manca un mese all’inizio del nuovo anno: progetti per la “Alassio 2021”?

“Tutto dipende da come si evolverà questa pandemia che ha messo in ginocchio l’economia di tutta la nostra nazione. Paralizzare l’Italia intera si riflette in un danno economico non da poco per una città a vocazione turistica come Alassio. Posso dire che in estate si è avuta una buona ripresa economica dopo la sofferenza del lockdown. La stagione è stata superiore alla media per fatturato; ok, forse non è arrivata proprio tutta bella gente, forse certi giovani un po’ scriteriati hanno contribuito anche all’aumento dei contagi, ma adesso è il momento di non guardarci alle spalle e di pensare al domani. La situazione in questo momento è drammatica per tutte le attività commerciali, la chiusura tra Regioni per noi è una mancanza di ossigeno, non possiamo vivere di soli ‘locals’, abbiamo bisogno del turismo”.

Melgrati conclude con una promessa: “Dalle 00:01 di stanotte sarò pienamente operativo. Stasera è in programma un consiglio comunale, è breve, con pochi punti in programma, per cui sono certo che finirà prima di mezzanotte. Ma se così non dovesse essere, la mia poltrona di sindaco è già pronta, è lì che mi aspetta e io sarò pronto a intervenire da subito, fin da quel minuto dopo la mezzanotte”.

A. Sg.

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