Politica - 14 febbraio 2021, 18:49

Cairo, il vicesindaco Speranza puntualizza: "Si sta valutando riapertura del PPI, e con esso un servizio più capillare di automedica"

"Possiamo avere idee politiche diverse ma su temi così importanti non dobbiamo prendere in giro nessuno"

L'ospedale cairese e i servizi ad esso collegato sono da tempo al centro del dibattito

"Come al solito la minoranza cairese tenta di mettere bandierine e prendersi meriti che assolutamente non ha, anzi lancia slogan per coprire la responsabilità per aver scelto nel 2012 di avviare la chiusura dell’ospedale della Val Bormida".

E' il vicesindaco di Cairo, Roberto Speranza, a rispondere con alcune puntualizzazioni all'opposizione consiliare sulla questione riguardante un'auspicabile attivazione di una seconda automedica al servizio dei cittadini valligiani.

"Ieri in consiglio comunale abbiamo detto parole molto chiare e precise. Il documento che hanno prodotto le amministrazioni comunali, i lavoratori attraverso le organizzazioni sindacali e i cittadini attraverso il comitato, ha sortito l’effetto di sostenere una visione unitaria di sanità nel nostro territorio" precisa Speranza. "Questa unità di intenti ha portato a condividere con il Presidente Toti, il Consigliere regionale Brunetto, il commissario di Alisa Quaglia e il neo Direttore di Asl2 Damonte Prioli una valutazione dei fabbisogni del nostro territorio anche alla luce del mutato scenario politico sanitario. Parallelamente a questa valutazione dei fabbisogni si stanno ricercando anche gli operatori sanitari per riattivare il sistema di emergenza".

Si arriva quindi al nocciolo della questione: "Nella conference-call che si terrà a fine mese ci diranno lo stato di avanzamento della valutazione dei fabbisogni e come si procederà in relazione alla riapertura del PPI, che probabilmente sarà a 12 ore, e che quindi dovrà essere affiancato magari con un servizio più capillare di automedica". 

"In consiglio comunale abbiamo provato a spiegarlo alla minoranza per più di un’ora - continua il vice sindaco - ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. In fondo non ci si può aspettare molto da chi afferma che l’ospedale 'vero' è solo quello pubblico per scoprire poi magari che sono i primi ad usufruire dei servizi di Villa Egea, Montallegro per non parlare del San Raffaele e dell’Humanitas, chiari esempi di gestione pubblico/privato".

"Possiamo avere idee politiche diverse ma su temi così importanti non dobbiamo prendere in giro nessuno" conclude l'omonimo cairese dell'attuale ministro della Salute.

Redazione