Un nuovo amministratore delegato inserito nel nuovo statuto di Tpl che ha suscitato la discussione all'interno della commissione consiliare di ieri a Savona.
E' stato approvato lo statuto e i patti parasociali del trasporto pubblico locale savonese che sono propedeutici all'affidamento in house del servizio definito e deliberato dalla Provincia di Savona insieme ai soci stoppando di fatto il bando di gara per l'affidamento ai privati.
Ai membri delle minoranze in commissione non sarebbe piaciuto però il passaggio relativo all'affiancamento di una nuova figura, l'ad insieme al direttore generale, i tre mandati consecutivi per il cda (composto da 5 membri che nominano il nuovo presidente) e l'inserimento fondamentale della mobilità sostenibile.
"Se ogni mandato durerà tre anni io credo che tre mandati siano tanti e li vincolerei a due. E' tipico delle società pubbliche garantire una possibilità di ricambio" - ha commentato la consigliere del Pd Cristina Battaglia - ha senso prevedere le figure di direttore generale e amministratore delegato? Mi sembrano eccessive".
"Chiaramente lo statuto regola non uno stato di fatto attuale ma prospettico, vale quello che deciderà il cda in carica, la nomina del direttore e dell'amministratore delegato sono facoltative. Per i due o tre mandati mi confronterò anche con la Provincia" ha spiegato l'assessore alle società partecipate Silvano Montaldo.