Attualità - 16 marzo 2021, 17:25

Savona, approvato in consiglio il documento di pianificazione portuale. Vicesindaco Arecco: "Recuperato il tempo perduto dalle passate amministrazioni"

Di Padova (Pd): "Come consiglieri abbiamo avuto pochissimi giorni per poter studiare, esaminare, analizzare il Piano e su quello proporre osservazioni"

Savona, approvato in consiglio il documento di pianificazione portuale. Vicesindaco Arecco: "Recuperato il tempo perduto dalle passate amministrazioni"

E' passato in consiglio comunale a Savona con 18 voti favorevoli, 6 astenuti e 6 voti la proposta deliberativa sul documento unico di pianificazione strategica dell'Autorità di Sistema Portuale propedeutico al nuovo piano regolatore.

Al centro oltre al caso del deposito di bitume, per il quale il comune si è dichiarato contrario, anche la gestione delle spiagge, il completamento dell'Aurelia Bis a ponente in direzione casello autostradale; il mantenimento della genericità delle funzioni negli Alti Fontali del porto; il piazzale a mare sotto il Priamar; località Margonara e Madonnetta; caselli autostradali; svincoli d'accesso. 

"Noi come comune non progettiamo nulla, abbiamo definito alcune situazioni in merito alle quali possiamo partecipare al dialogo - ha commentato il vicesindaco e assessore Arecco - all'interno delle aree portuale il comune può intervenire a livello di Vas ma le decisioni operative spettano ad Autorità Portuale".

 

"C'è un deficit di impostazione e di merito su questo documento, si doveva avviare un confronto sulla scorta del percorso fatto con il piano industriale della New co per arrivare ad una condivisione di fondo - spiega il capogruppo del M5S Manuel Meles - il porto è un particolare tipo di infrastruttura che incide in maniera profonda sull'assetto urbano, andava cercato un percorso partecipato per cercare ad arrivare a osservazioni e aprire alla città, cercando di accogliere e proporsi non solo alla parte politica ma anche alla cittadinanza

"Sul bitume non condivido il fatto che Autorità Portuale dica che il comune possa intervenire in fase di valutazione ambientale strategica - ha continuato Meles - va fatto ora quel ragionamento, se si interverrà dopo il problema diventa che si fa un dibatto inutile sul dimensionamento degli impianti, su un rispetto dei limiti emissivi, non si fa a impedirne in assoluto l'installazione".

 

"Il Piano strategico portuale è uno strumento nuovo, importante e fondamentale nell’ottica di una revisione dei rapporti tra Porto e Città. Riteniamo che avrebbe potuto essere l'occasione per aprire la città a una discussione sulle questioni più importanti che hanno a che fare con il suo porto, soprattutto rispetto a tutti i temi su cui è necessaria condivisione e una coprogettazione. Questa giunta ha avuto un anno di tempo per farlo, invece ha scelto la strada "tecnica" mettendo ancora una volta la Politica da parte" ha dichiarato la capogruppo consiliare del Pd Elisa Di Padova.

"Come consiglieri abbiamo avuto pochissimi giorni per poter studiare, esaminare, analizzare il Piano e su quello proporre osservazioni. Il Consiglio non è mai stato informato o coinvolto sugli approfondimenti avvenuti. Tantomeno la città, privata di meccanismi e azioni di partecipazione vera rispetto ai temi presenti sul Piano. Eppure su quel piano ci sono "i titoli" e l'impostazione strategica di alcune delle partite più importanti che il nostro territorio nei prossimi anni si giocherà nell'ambito dello sviluppo e della sostenibilità. Pensiamo alla gestione condivisa con la città delle aree demaniali, all'Aurelia bis, al rinnovamento energetico, all'implementazione del collegamento porto città su ferro. La condivisione non è avvenuta e questa pratica va nello scaffale più pieno di questa amministrazione comunale: quello delle occasioni perdute. Un' ulteriore prova della lontananza dell’attuale amministrazione dalla città e da ciò' che sarebbe utile alla città, da quei nodi che dovranno vedere protagonista la prossima amministrazione: forte e determinata nell'affrontarli come volano per il futuro" continua Di Padova.

"Il documento avrebbe dovuto beneficiare di un percorso sul quale avrebbero dovuto intervenire gli uffici, l'amministrazione e certamente anche la commissione consiliare e in questo è totalmente mancata la possibilità di dare un contributo. La delibera mette bene in evidenza alcune cose che non sono chiarissime, come il bitume, l'aspetto energetico ed ambientale del porto che fa parte di un dibattito molto importante in città, su questi punti non sono stati dati riscontri" ha proseguito la consigliere dem Cristina Battaglia.

"E' un confronto duro, non semplice, il comune e Autorità Portuale sono due soggetti che collaborano insieme ma in certe situazioni ognuno cerca di far prevalere la propria visione, da quando c'è l'amministrazione Caprioglio i rapporti sono sicuramente cambiati, l'amministrazione ha ribaltato certi rapporti ed è chiaro che questi risultati si stanno vedendo, la mancata politica degli anni precedenti l'abbiamo pagata tutti quanti, recuperare il tempo perduto non è stato facile" ha specificato Arecco puntando il dito contro la passata giunta Berruti.

Luciano Parodi

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