Attualità - 05 maggio 2021, 15:31

Sassello, rete telefonica in tilt da più di 24 ore. Il sindaco: "Una vergogna, presenterò un ulteriore esposto alla Procura"

"E' una mancanza grave, frutto del disinteresse delle compagnie telefoniche nei confronti di chi vive in queste zone"

Sassello, rete telefonica in tilt da più di 24 ore. Il sindaco: "Una vergogna, presenterò un ulteriore esposto alla Procura"

"È una vergogna ed la dimostrazione che non c'è nessuna voglia di investire, continuano a fare dei 'tapulli' e ci lasciano in balia di disservizi".

Non le manda a dire il sindaco di Sassello Daniele Buschiazzo alle compagnie telefoniche visto che da più di 24 ore nel suo comune e nei paesi limitrofi di Urbe e Pontinvrea la rete telefonica è in tilt (Leggi QUI).

Il primo cittadino sassellese è pronto a presentare un ulteriore esposto alla Procura della Repubblica di Savona visto che negli ultimi anni il problema è stato riscontrato diverse volte.

"Dal 2014 ad oggi sarà il terzo esposto ed è evidente che ne farò un altro in Procura per capire se ci sono gli estremi per interruzione di pubblico servizio. E' una cosa indecente, non fanno neanche un minimo di manutenzione, c'è un disinteresse più totale" ha continuato Buschiazzo.

Al momento non si conosce il motivo del disservizio e non si sa neanche quando la linea verrà ripristinata.

"Indipendentemente dal tipo di casualità questo disservizio avviene spesso. Come fanno ad esempio la Croce Rossa e i medici di base che hanno solo telefonia mobile? Uno stop nelle comunicazioni in periodo di Covid può costare carissimo. E' una mancanza grave, frutto del disinteresse nei confronti di chi vive in queste zone" ha concluso il sindaco che ha ricordato che lo scorso anno aveva scritto al Prefetto Antonio Cananà il quale aveva inviato una lettera alle compagnie telefoniche per segnalare le problematiche.

Di seguito il testo dell'esposto inviato dal sindaco alla Procura, al Prefetto e agli assessori regionali Giacomo Raul Giampedrone e Alessandro Piana: 

 

In relazione all’oggetto si segnala che le linee TIM e Vodafone, sia fisse che mobili, sono state assenti per circa 24 ore.

Al di là degli imprevisti che possono esserci stati, tuttavia è da quando sono Sindaco che tale situazione si ripresenta periodicamente.

Il primo esposto è stato fatto nel 2014. Tante scuse da parte dei responsabili della comunicazione di turno di queste due compagnie, ma interventi concreti e risolutivi non ne sono mai stati fatti. O quando ci sono intemperie (non è detto che si tratti per forza di un allerta rossa; alle volte basta un semplice temporale estivo), o per scarsa manutenzione (ci sono pali che sono piegati, già segnalati, e costituisco sia un pericolo che un problema per la continuità del servizio), il servizio si interrompe e l’interruzione solitamente ha una durata che va dalle 12 alle 24 ore (in qualche caso il disservizio si è protratto per un arco temporale anche maggiore).

Ciò è sicuramente sintomo non solo di mancanza di investimenti, ma di disinteresse assoluto verso il nostro territorio da parte di queste aziende. Se ci fosse un minimo di considerazione, questi problemi che si ripresentano costantemente sarebbero già stati risolti (o con la manutenzione o con degli interventi strutturali). Siamo considerati zone a fallimento di mercato, ma ormai i servizi di telefonia rivestono, a mio avviso, un carattere di pubblico servizio. La Croce Rossa locale, la farmacia e i medici di base non erano contattabili in questo black out totale. Se qualcuno avesse avuto bisogno di un trasporto in emergenza o di una bombola d’ossigeno per un proprio caro (tanto più in epoca di Covid-19), cosa sarebbe successo?

Il fatto che in un periodo di almeno otto anni (faccio riferimento alla durata del mio mandato di Sindaco, ma i disservizi risalgono a periodi ancora antecedenti) non ci sia stato un minimo miglioramento, oltre ad essere vergognoso, è indice del fatto che, essendo zone a fallimento di mercato, siamo considerati cittadini di serie D da queste compagnie. I lavori per la Banda Ultra Larga sono iniziati, ma languono e vanno avanti a rilento.

Mi rendo conto di aver segnalato già altre volte a codesta spettabile Procura questo disservizio, che a mio avviso avrebbe le caratteristiche dell’interruzione di pubblico servizio, ma ora siamo veramente esasperati da questa situazione che rischia di creare notevoli problemi per lo svolgimento di servizi fondamentali legati alla protezione civile o alla salute pubblica.

Luciano Parodi

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