Attualità - 10 giugno 2021, 18:00

Sicurezza sul lavoro: primo incontro tra le parti in Prefettura. I sindacati: "Un tavolo almeno due volte l'anno"

La richiesta: "Una cabina di regia per recuperare le informazioni e disponibilità, le risorse e gli interventi proposti"

Sicurezza sul lavoro: primo incontro tra le parti in Prefettura. I sindacati: "Un tavolo almeno due volte l'anno"

Un primo passo avanti per il mondo savonese del lavoro, che lo scorso 27 maggio era sceso in piazza in presidio davanti alla Prefettura savonese per chiedere, nell'ambito della piattaforma unitaria nazionale “Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro” promossa dal sindacato unitario (leggi QUI), maggiori formazione, rappresentanza e soprattutto sicurezza sui luoghi di lavoro.

Grazie al celere interessamento del Prefetto Antonio Cananà e alla denuncia continua di Cgil, Cisl e Uil, a poche settimane si è riunito questa mattina in Prefettura il tavolo di confronto sul tema, alla presenza di tutti gli attori sociali ed istituzionali a vario titolo coinvolti.

L’occasione è stata utile per condividere dati, preoccupazioni ed attuali limiti relativi alla gestione a livello locale della delicata problematica ma soprattutto per socializzare i contenuti del documento sindacale che racchiudeva, in sette punti ascrivibili a tre macro aree (formazione seria e diffusa per i lavoratori prima di entrare sul posto di lavoro, anche all'interno delle scuole; riconoscimento della rappresentanza sindacale sui temi della sicurezza; maggiori controlli), le proposte per fermare una vera e propria strage che nei primi mesi dell'anno in corso ha già mietuto quasi 200 vittime.

Da parte del sindacato è stata ribadita la necessità di promuovere iniziative formative e culturali più efficaci e circonstanziate in favore dei lavoratori, dei datori di lavoro, degli studenti e delle figure preposte; di adeguare la rete ispettiva al fine di migliorare la quantità e la qualità delle iniziative di controllo; di contrastare forme improprie di appalto e sub-appalto; di reperire risorse utili a permettere l’attivazione di nuove iniziative in favore dell’adeguamento delle imprese e della protezione dei lavoratori; di condividere un protocollo territoriale di coordinamento e di indirizzo tecnico-politico sul tema.

"Dal confronto sono emerse le difficoltà di alcuni settori più parcellizzati, i limiti strutturali di alcuni organi istituzionali di vigilanza e controllo legati alle carenze di risorse ma anche la mancanza di un coordinamento che migliori l’efficacia delle tante iniziative avviate autonomamente sull’argomento" spiegano in una nota congiunta le tre segreterie provinciali Cgil, Cisl e Uil.

I tre sindacati assicurano che "continueranno a sostenere e proporre una maggiore attenzione sul tema ed un monitoraggio delle iniziative che spesso a causa della loro estemporaneità, poca valorizzazione, individualità, obbligatorietà e scarsa condivisione, rischiano di non raggiungere gli obiettivi che si prefiggono".

"Occorre una cabina di regia operativa (individuata in prima battuta nel Comitato Consultivo Provinciale INAIL e supportata dal tavolo prefettizio) - aggiungono ancora - che recuperi la frammentazione delle informazioni, delle disponibilità delle risorse e degli interventi a vario titolo proposti". 

Il prossimo passaggio annunciato dalle tre sigle sarà quindi quello di richiedere al Prefetto "di agevolare questo percorso e di riconvocare il tavolo almeno due volte all’anno per monitorare lo stato dell’arte in merito alla realizzazione di iniziative sinergiche locali nonché sulle ricadute territoriali di scelte o provvedimenti regionali e nazionali sul tema".

Redazione

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