"Ho inventato io l'ambulatorio dei codici bianchi, ben 25 anni fa. Poi fu chiuso dalla dissennata politica sanitaria portata avanti negli ultimi anni. Il buon Aschei ha capito l'importanza di tale struttura, ma non l'ha inventata lui. Quindi non può prendersi il merito di citare questo servizio sanitario pubblico come una sorta di sua creatura, sono comunque contento che riconosca tale struttura come molto importante per la popolazione".
Il dottor Renato Giusto, presidente del Consiglio comunale di Savona e membro di Fratelli d'Italia, replica al candidato sindaco alle prossime elezioni comunali di Savona Luca Aschei.
"Quando lo feci aprire al San Paolo e poi in piazza del Popolo, un lustro fa insieme all'avvocato Ubaldo Fracassi, allora presidente della vll Asl di Savona, aveva lo scopo di assistere la popolazione per le piccole necessità sanitarie, ovvero i codici bianchi ed evitare quindi un afflusso eccessivo di pazienti al pronto soccorso, facendo in modo che i codici verdi, gialli e soprattutto rossi, avessero una più pronta e veloce assistenza. L'obiettivo era semplice: scongiurare che una piccola problematica di patologia (codice bianco) dovesse aspettare un giorno intero per essere presa in considerazione da un medico" aggiunge Giusto.
"La medicina pubblica purtroppo, come ripeto da tempo, negli ultimi anni è stata penalizzata. Infatti, l'ambulatorio dei codici bianchi è stato chiuso. I turisti che venivano in vacanza nella nostra provincia, quando per una piccola patologia, ad esempio una puntura di insetto o pesce tracima, venivano all'ambulatorio dei codici bianchi, restavano esterrefatti per la velocità con cui il problema veniva risolto (facevano i complimenti all'infermiere e al medico di turno). Che bei tempi. Speriamo che ritornino. Bisogna darci da fare per rimettere a posto la medicina pubblica" conclude Giusto.