Eventi - 11 agosto 2021, 09:00

Il mistero del Codice Voynich a Gorzegno

Un nuovo percorso en-plein-air del Museo delle Pietre parlanti

In copertina: Remo Salcio al lavoro su una delle “Pietre di Voynich” (ph Letizia Rivetti). In allegato: Cappella di S. Martino Sulle Orme di Michelangelo (ph Letizia Rivetti), Castello Del Carretto di Gorzegno e le opere di Daniele Aletti e Daniela Guggisberg (ph di Giordano Berti)

In copertina: Remo Salcio al lavoro su una delle “Pietre di Voynich” (ph Letizia Rivetti). In allegato: Cappella di S. Martino Sulle Orme di Michelangelo (ph Letizia Rivetti), Castello Del Carretto di Gorzegno e le opere di Daniele Aletti e Daniela Guggisberg (ph di Giordano Berti)

Sabato 14 agosto, alle 18:30, il Nàsc - Museo delle Pietre Parlanti inaugura un nuova sezione che va ad affiancarsi al percorso storico-architettonico e a quello etnografico. La nuova sezione, dedicata alla scultura contemporanea, include una stele di Nando Gallo intitolata “El temp u pâsa, pâsele ben!”; esplicito invito a godere i piaceri della vita. Massimo Berruti ha dipinto ad aerografo su una grande pietra di Langa (2 metri per 1) una riflessione sui legami tra gli esseri umani e l’universo. Altre pitture su pietra sono state donate a Gorzegno da due artisti emiliani che portano lo stesso cognome, pur non essendo parenti. Stefano “Stek” Calzolari, ispirandosi all’aura magica di Gorzegno, ha creato una specie di talismano: “Occhio + Cuore”. Riccardo Calzolari, invece, ha dipinto nottetempo, su un grande pilastro nella piazza di Gorzegno, un sogno intitolato “Mezza Notte di Fiaba”.

Per gli appassionati di misteri (e Gorzegno è davvero un luogo misterioso) una sezione del Nàsc è dedicata al Codice Voynich, un manoscritto prodotto intorno al 1430, forse in Italia. Si tratta di un erbario assolutamente unico in quanto le numerose illustrazioni di fiori e piante sono accompagnate da un alfabeto tanto elegante quanto incomprensibile. Nessuno studioso è mai riuscito a decifrarlo. Anche i servizi segreti americani e russi e persino le intelligenze artificiali più all’avanguardia hanno fallito.

Quest’opera enigmatica, oggi conservata in USA, alla Biblioteca universitaria di Yale, fa il suo ingresso nel museo a cialo aperto di Gorzegno sotto forma di sette grandi pietre scolpite da Nando Gallo, Ivano Ghiglia e Remo Salcio.

Lo storico Giordano Berti, che ha ideato e curato il progetto espositivo, spiega così la sottile relazione tra le “Pietre di Voynich” e Gorzegno: “Questo paesino dell’alta Langa, che fino al 1726 fu capitale di un Marchesato autonomo dotato persino di una sede universitaria, possiede evidenti testimonianze di una tradizione esoterica: l’architrave dei draghi risalente al 1586; una lapide del 1582 dedicata alla famiglia del cabalista Pico della Mirandola, che ebbe a Gorzegno una progenie fino alla fine del Cinquecento; una scena di esorcismo dipinta verso il 1590 nella chiesa di S. Siro.”

Prosegue Berti: “Non va poi dimenticato che in Piemonte sopravvivono numerose leggende sul “Libro del Comando” posseduto dalle “masche”, oltre a una medicina popolare legata all’uso di erbe medicamentose.” Di questo particolare argomento si parlerà nel Venerdì Green del 13 agosto, con gli esperti Roberto e Oreste Cavallo.

Dopo l’inaugurazione delle opere d’arte, Sabato alle 21 si terrà sul prato di fronte la Cappella di S. Martino il concerto de Gli Archimedi, uno straordinario trio di archi che propone Archi Stars: mix esplosivo di pop, folk e jazz. Lo spettacolo è accompagnato da videoproiezioni sulla facciata della Cappella, di ambientazioni urbane contemporanee di varie città del mondo, a cura di Roberto Tibaldi.

Nel frattempo prosegue la mostra internazionale di scultura contemporanea “Sulle orme di Michelangelo”, anche questa a cura di Giordano Berti. Le opere sono visibili a cielo aperto allestita in parte in Piazza Baronis e nel prato antistante il castello, mentre la Cappella di S. Martino è aperta dal Venerdì alla Domenica.

Tutto questo in attesa del Secondo Festival delle Magie che si svolgerà a Gorzegno il 4 e 5 settembre: concerti, spettacoli di teatro di strada, videoproiezioni, attività olistiche e molto altro.

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