Politica - 01 ottobre 2021, 10:01

Elezioni 2021, l'attenzione di Francesca Munerol e Virginia Rovelli (Nuova Grande Loano) ai servizi sociali: "No a strumentalizzazioni, c'è bisogno di progettualità" (VIDEO)

Le candidate con Giacomo "Jimmy Piccinini": "Vogliamo stare accanto ai loanesi in difficoltà e creare una comunità coesa". Focus su disabilità e mondo della scuola

Elezioni 2021, l'attenzione di Francesca Munerol e Virginia Rovelli (Nuova Grande Loano) ai servizi sociali: "No a strumentalizzazioni, c'è bisogno di progettualità" (VIDEO)

Una maggior attenzione ai servizi sociali a cui affiancare un lavoro sinergico con altre realtà del territorio. Francesca Munerol e Virginia Rovelli, candidate di "Nuova Grande Loano" alle prossime elezioni comunali loanesi dimostrano di avere le idee chiare per quanto riguarda un tema decisamente importante nella quotidianità di un Comune.

"La nostra visione dei servizi sociali è una visione complessa rispetto a quella attuale - dichiara Francesca Munerol, 29enne giurista e ricercatrice - la nostra idea non è di ridurre i servizi sociali a mero assistenzialismo. Si badi bene: l'assistenzialismo è importante, pagare le bollette delle persone che non ce la fanno è sicuramente un dovere del Comune, ma i servizi sociali non possono essere ridotti a così poco. C'è bisogno di progettualità, di vedere i servizi sociali all'interno del contesto di tutto il Comune, di progettare i servizi sociali e gli interventi dei servizi sociali sul territorio".

Particolare attenzione, inoltre, sarà riposta su quanto concerne le politiche per la disabilità: "Creare una Loano alla portata di tutti, una Loano accessibile - sottolinea Virginia Rovelli, 26enne assistente sociale - abbattimento delle barriere architettoniche, ma anche un'attenzione alle disabilità emotive e cognitive. La nostra idea è quella di riprendere un po' il modello di alcuni comuni, il cosiddetto 'Autism Friendly' ad esempio". La via da seguire è dunque quella di una comunità accogliente: "Ciò ha positive ripercussioni sul turismo e altri settori, si pensi alle tante famiglie che vengono a Loano d'estate e non solo - aggiunge Rovelli - per noi è veramente importante creare una sinergia con le associazioni culturali, con le associazioni sportive, insomma con tutta la comunità".

"È fondamentale creare un atlante delle associazioni e non solo di quelle che si occupano di disabilità fisiche e psichiche, ma anche che si occupano di sport per tutti o di attività culturali - aggiunge Munerol - solo così si può capire quali siano le reali iniziative sul territorio e quindi come i servizi sociali possono collaborare con queste associazioni".

Importante sarà anche l'impegno da indirizzare sul mondo della scuola: "È importantissimo il collegamento biunivoco tra la scuola e i servizi sociali - fa sapere ancora Munerol - biunivoco in che senso? Non solo i servizi sociali devono trovare nella scuola un punto di contatto e quindi conoscere il personale e capire le esigenze, ma anche la scuola deve sapere che i servizi sociali sono il punto d'approdo per qualunque necessità. Sempre a proposito della scuola e dei servizi sociali è molto importante parlare di altre due cose: delle strutture scolastiche che accolgono i ragazzi con disabilità e dei bandi e dei progetti che quotidianamente escono in tema disabilità. Questo è molto importante perché equivale a lottare a favore delle persone disabili, a favore della loro integrazione, praticamente a costo zero semplicemente perché il Comune è in grado di ricercare dei fondi, sia per le questioni strutturali sia per i progetti concreti di reinserimento di queste persone".

"Il nostro obiettivo è dare maggiore attenzione alle diverse fragilità presenti sul territorio - conclude Virginia Rovelli - ci teniamo a sottolineare che gli interventi dei servizi sociali sono basati sulla valutazione professionale degli operatori, nonché ovviamente dobbiamo tenere conto della normativa di riferimento. La nostra idea è quella di evitare strumentalizzazioni, noi vogliamo stare accanto ai cittadini loanesi in difficoltà e creare una comunità coesa in cui la diversità può essere una risorsa e non un limite".

I.P.E.

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