Politica - 08 ottobre 2021, 11:31

Finale, il sindaco Frascherelli risponde all'Anpi: "Revocare la cittadinanza a Mussolini atto paragonabile al falso storico"

Il primo cittadino riflette sul contesto in cui venne presa la decisione: "Ridaremmo una verginità ai nostri nonni o evidenzieremmo una nostra superiorità? Al posto loro avremmo fatto diversamente?"

Finale, il sindaco Frascherelli risponde all'Anpi: "Revocare la cittadinanza a Mussolini atto paragonabile al falso storico"

"Togliere la menzione di Mussolini dall’elenco delle persone cui è stata conferita la cittadinanza onoraria non è forse un falso storico?".

A porsi questa domanda, rispondendo al comunicato della sezione Anpi "Mirco Bruzzi", la quale invitava i consiglieri finalesi "che hanno tra i loro valori l'antifascismo" a votare a favore della mozione presentata dal gruppo di minoranza Per Finale nella scorsa legislatura cittadina e tornata in auge nella prossima assemblea cittadina dell'11 ottobre, è il sindaco Ugo Frascherelli.

Il quale pone poi diversi spunti di riflessione sull'argomento e sul contorno storico nel quale la cittadinanza onoraria venne conferita: "Ha senso revocare la dedicazione di una piazza a Mussolini, anche se morto, per quel che ha significato nella storia di questo Paese. Ma quella targa non dedica assolutamente nulla, semplicemente attesta quel che fu" afferma il sindaco.

"Ma poi: quale necessità abbiamo di fare un falso storico? Forse che togliendo la menzione di Mussolini, si cancella la storia? Non è forse vero che gli fu conferita la cittadinanza onoraria? - si domanda Frascherelli - E allora che problema è? Ridare una verginità ai nostri nonni che evidentemente la pensavano diversamente da come oggi, alla luce dell'esperienza storica vissuta dal Paese, abbiamo la possibilità di pensare noi? Oppure accusare i nostri nonni per evidenziare che noi saremmo migliori di loro e avremmo fatto diversamente o che ci vergognano di loro? Questa, tra tutte le motivazioni, é la più francamente fuori posto".

"Siamo sicuri noi, che al posto loro (dei nostri nonni) collocandoci nella concreta situazione che essi vissero e noi non viviamo, avremmo fatto diversamente? Non si ripara agli errori del passato falsificando la storia" conclude il primo cittadino lasciando presagire quel che sarà il voto nel prossimo consiglio.

Mattia Pastorino

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