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#ILBELLOCISALVERÀ | 07 novembre 2021, 09:00

I misteri dell’Excalibur di Murialdo: dopo essere stata danneggiata, ora potrebbe tornare al suo posto

La storia della spada nella roccia continua a far sognare grandi e piccini, così gli abitanti del paese si sono mobilitati per raccogliere i fondi necessari per il ripristino.

I misteri dell’Excalibur di Murialdo: dopo essere stata danneggiata, ora potrebbe tornare al suo posto

Re Artù e i cavalieri della tavola rotonda, con la famosa spada Excalibur, erano inglesi, ma il mito si diffuse rapidamente in tutto il mondo, anche in Italia dove, in diverse località, ci sono spade nelle roccia che richiamano l’attenzione. Anche in Liguria: una si trova sulla cima del monte Gifarco, all’interno di un sentiero naturalistico nel Bosco delle Fate, a poco meno di un chilometro dal paese di Fontanigorda in provincia di Genova, in Val Trebbia, e una si trovava a Murialdo, nelle vicinanze del Castello del Carretto, in Valbormida.

Questa settimana il mio articolo per la rubrica #ILBELLOCISALVERÀ fa tappa a Murialdo per raccontare della spada nella roccia misteriosa che purtroppo, poche settimane, è stata danneggiata. Piantata nella roccia per i bambini del paese e i visitatori, tanti aspiranti Re Artù avevano provato ad estrarla. Ma facciamo un passo indietro.

Ci sono diverse versioni della storia di Excalibur. La più conosciuta parla della misteriosa spada nella roccia, sospesa tra mito e leggenda, legata alla figura di Re Artù. Come annunciato da Mago Merlino, chi fosse riuscito a estrarre l’arma dalla pietra, sarebbe diventato re d’Inghilterra. Fu Artù l’uomo che, inginocchiato di fronte alla roccia, estrasse la pesante spada e la portò alla Cattedrale.  Qui, la depose sull’altare e fu acclamato come futuro re, dopo essere stato unto con l’olio santo e aver giurato solennemente di essere un sovrano leale per il resto dei suoi giorni.

Nei secoli, diversi autori hanno parlato di questa spada, ma non sempre Excalibur è stata identificata come la spada nella roccia. In alcune versioni della leggenda, infatti, le due spade non coincidono. Non ci è dato sapere quale sia la vera storia, che nel tempo si è mischiata con la leggenda e per questo re Artù, insieme ai Cavalieri della Tavola Rotonda e la magica Excalibur, sono giunti fino ai nostri giorni, conservando un grande fascino e il magico potere di continuare a farci sognare.

E arriviamo a oggi. Attorno alla spada nella roccia di Murialdo aleggiava un alone di fitto mistero: sembra infatti che fu rinvenuta qualche anno fa nel bosco da un abitante della zona, ma non si è mai saputo chi ce la mise.

L’anonimo templare della nostra epoca aveva sicuramente compiuto un gesto molto apprezzato che suscitò grande emozione soprattutto tra i piccoli, anche perché l’Excalibur savonese era posizionata nelle vicinanze del Castello del Carretto, probabilmente risalente all’anno 1000 e  interamente distrutto intorno al 1600, per cause non documentate, e successivamente non più ricostruito.

Così, come misteriosamente comparsa, la spada nella roccia di Murialdo è stata misteriosamente danneggiata, con grande dispiacere di grandi e piccini. Ma per quanto purtroppo ci siano persone con poco rispetto per le cose e che probabilmente non sono capaci di provare emozioni positive, c’è un mondo di persone dalla bellezza immensa che si è mobilitato prontamente per raccogliere i fondi necessari per il ripristino della spada. Chissà che un giorno non troppo lontano il misterioso templare non torni e ci faccia una bella sorpresa. Noi tutti lo speriamo tanto.
#ILBELLOCISALVERÀ

Maria Gramaglia

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