Anche Angelo Vaccarezza, capogruppo di "Cambiamo" in Regione, ha severamente condannato l’imbrattamento di alcune saracinesche di negozi di via Pia a Savona con la scritta "Juden".
"Azioni di un'imbecille" le ha definite Vaccarezza. "Cosa aveva in testa? Probabilmente tentare di colpire qualcuno - ha aggiunto l'esponente di "Cambiamo" - posso anche aver capito chi: una persona a me molto cara per cui questa cosa mi tocca in maniera particolare".
Il consigliere regionale ha inoltre auspicato l'identificazione dell'autore delle scritte: "Che paghi per il suo gesto".
Vaccarezza ha poi colto l'occasione per definire le leggi razziali del '38 "la più grande vergogna della storia d'Italia": "Lo dico da 'uomo' di destra, persona che ha scelto di militare in quella parte politica che gli consentiva di essere sempre libero di condannare le barbarie, di immaginare i martiri tutti uguali e che coloro che commettono dei delitti siano da condannare a prescindere dal colore della pelle, dell'etnia, della religione, del genere".
In conclusione l'appello a "fare un passo in più perché questo Paese riconosca lo Stato d'Israele: l'ultimo passo per abbattere l'antisemitismo. Essere antisemiti ed essere antisionisti non è poi così differente".