Attualità - 15 febbraio 2022, 17:20

Report porti Savona-Vado, male i passeggeri sui traghetti e sulle crociere, +387.75% per i container rispetto al 2019

Sono stati stanziati 100 milioni per i 15 cantieri in corso e i 34 interventi in programma, 40 milioni invece i nuovi investimenti per la programmazione ordinaria 2022. Spazio anche entro il 2025 alla produzione di energia tramite il fotovoltaico, i primi in Italia

Report porti Savona-Vado, male i passeggeri sui traghetti e sulle crociere, +387.75% per i container rispetto al 2019

"I traffici, soprattutto a Savona e Vado, dal punto di vista merci hanno recuperato la situazione ante pandemia, e questo è un primo giudizio positivo che ci fa tirare un sospiro di sollievo. Ovviamente dobbiamo consolidare nei mesi a venire, sperando che tutto sia definitivamente superato".

Così il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini che questa mattina al Palacrociere di Savona ha elencato un report sui risultati elencati dai porti di Savona-Vado.

I passeggeri sui traghetti e sulle crociere nel 2021 rispetto al 2019 sono in calo del 61.73%, un aumento del 77.78% invece dal 2021 al 2020. In calo invece le navi arrivate, nel 2019 erano 2112, crollo causa Covid a 1558 e nel 2021 leggero aumento a 1803. Il traffico dei container grazie alla piattaforma Maersk invece è schizzato dai 534mila 269 del 2019 ai 2 milioni e 605 mila del 2021, un +387.75% significativo. Leggero calo per le rinfuse solide e gli oli minerali. Il totale del traffico commerciale dopo il netto abbassamento del 2020 è cresciuto a 14 milioni e 855mila.

"Dal punto di vista degli investimenti, nonostante in questi lunghi due anni la situazione fosse decisamente condizionata, abbiamo avviato molti cantieri a Savona, Albisola e Vado che guardano a tutti gli aspetti importanti per la competitività di un porto: opere marittime, di accessibilità, di sostenibilità ambientale e di riqualificazione urbana. L'orizzonte temporale è di circa due anni mediamente, al termine di questo ciclo di investimenti il porto sarà certamente più competitivo" ha proseguito Signorini.

Sono stati stanziati infatti 100 milioni per i 15 cantieri in corso e i 34 interventi in programma, 40 milioni invece i nuovi investimenti per la programmazione ordinaria 2022.

A partire dalla nuova diga di Vado per 77milioni e 900mila euro (fine lavori giugno 2022 appaltatore Fincosit); il ripristino della dighe a gettata danneggiate dalla mareggiata 2018 a Savona e Vado per 10 milioni e 150mila euro (novembre 2023 fine lavori); il ripristino del piazzale del terrapieno sud per 3 milioni e 500mila euro; 15 milioni per la messa in sicurezza del torrente Segno;  la nuova viabilità urbana Molo 8.44 per 20 milioni di euro (fine lavori settembre 2023); altri 20 milioni per l'ampliamento del terminal intermodale;  la sistemazione idraulica del rio Sant’Elena per il tratto interessato dal sovrappasso stradale escludendo il tratto sottostante l’Aurelia per 4 milioni e 500mila euro (in corso la progettazione definitiva, avvio di gara luglio 2022); le opere di sistemazione del versante in fregio alla viabilità di accesso al porto di Vado per ampliamento terminal intermodale, seconda fase del raccordo ferroviario per 20 milioni.

Sul percorso ciclo pedonale Savona-Albissola Marina con riqualificazione dell'area ex Funivie, Molo Miramare e l'attenzione alle aree relative allo svincolo dell’Aurelia Bis, sono stati stanziati 4 milioni di euro per un progetto finanziato dalla Regione e realizzato da Ire. Sono in corso le interlocuzioni con le amministrazioni per definire più precisamente l'assetto da pianificare. 

Sono state inoltre effettuate richieste di finanziamento al Ministero della Transizione Ecologica per 25 milioni di euro in merito all'energia rinnovabile e l'efficienza energetica nei porti di Savona e Vado con la realizzazione entro il 2025 di due impianti fotovoltaici nel comune capoluogo e due a Vado, oltre ad infrastrutture di ricarica. Il porto di Savona sarà il primo in Italia in grado di autoprodurre l'energia utilizzata riducendo notevolmente il proprio impatto sull'ambiente.

L'aumento delle bollette di luce e gas in generale però potrebbe creare non pochi problemi anche per la logistica portuale.

"Il tema è l'energia: il caro fa parte di tutte le materie prime, frutto anche di situazioni globali conseguenti alla pandemia e all'aggiustamento della contrazione e ripresa della domanda. L'energia, anche per gli obbiettivi di transizione ecologica che ci siamo posti, sta cambiando il paradigma a livello mondiale: cambieranno le fonti di approvvigionamento, le modalità di consumo, le filiere produttive - conclude il presidente della Port Authority - Da questo punto di vista il porto è il luogo che prima e più di ogni altro risente di questo cambiamento perché il combustibile e le fonti di approvvigionamento passano da lì e vengono trattate ed è questa la scommessa che stiamo facendo sia a Savona che a Genova col nuovo piano regolatore in cui, come autorità di sistema, cercheremo di capire come posizionarci nel cambiamento energetico".

 

Luciano Parodi

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