Il giorno 30 maggio il Consiglio Comunale di Spotorno ha approvato, coi soli voti della maggioranza favorevoli, il punto all’ordine del giorno intitolato “Regolamento disciplinante le misure preventive per sostenere il contrasto dell’evasione dei tributi locali”.
"Questa formula, apparentemente innocua, in realtà nasconde un grave errore di opportunità dell’amministrazione comunale". A dirlo, in una nota, sono i consiglieri di "Spotorno Obbiettivo 2026", Lorenzo Caviglia Bardini e Camilla Ciccarelli.
"Infatti, con l’approvazione dell'odg - spiegano - l’Amministrazione comunale spotornese ha proceduto ad adottare il regolamento in materia di contrasto all’evasione dei tributi locali come da decreto legge dell’aprile 2019, il quale consentirà all’ente comunale di avere ulteriori misure coercitive nei confronti delle attività economiche non in regola con il pagamento dei tributi; non ultima, anzi prima fra tutte, l’utilizzo della minaccia della sospensione o addirittura della revoca della licenza, subordinandola quindi al controllo preventivo della regolarità dei pagamenti e del saldo di eventuali pendenze".
Una misura che il gruppo consiliare di minoranza ritiene, sottolineando comunque la propria contrarietà all'evasione, "assolutamente inopportuna, in un momento storico nel quale ancora numerose attività stentano a riprendersi dagli effetti della pandemia appena al crepuscolo, e ancor di più nel pieno di una guerra che non volge al termine e che ha portato danni economici in tutto il mondo, nonché assolutamente deleteria per il tessuto economico del paese".
"Da pochi mesi a questa parte pubblici esercizi e privati cittadini hanno assisto ad un aumento delle forniture di gas ed energetiche del 30% - aggiungono Caviglia Bardini e Ciccarelli - L’Amministrazione non tiene conto del fatto che non tutte le attività presso le quali il Comune vanta un credito non vogliono rientrare delle somme da loro dovute, bensì purtroppo si trovano costrette a scegliere, ad esempio, se pagare gli eventuali dipendenti, l’affitto ai proprietari degli immobili o una bolletta".
"La revoca eventuale della licenza all’esercizio commerciale o ulteriori misure di recupero credito, per il quale il sindaco e la sua giunta si appoggeranno a una ditta esterna che si occuperà del recupero crediti, quindi, non porterebbe altro che a un ritorno negativo per l’economia del paese, già in sofferenza negli ultimi anni per i motivi a tutti noti, lasciando serrande chiuse e precludendo quindi ancor di più alla possibilità del pagamento delle pendenze - si legge ancora - Riteniamo inoltre che le tempistiche previste dal legislatore (3mesi per le attività già esistenti e 30 giorni per quelle nuove) assolutamente insufficienti per dimostrare la regolarità o meno della posizione degli esercizi commerciali in difficoltà economica".
"Ribadiamo quindi che il contrasto all’evasione fiscale, in questo caso il mancato pagamento di Imu e Tari, sia da attuare comprendendo le stagioni che ci siamo appena messi alle spalle e che non comprenderlo sia perfettamente in linea con l’operato di questa amministrazione comunale - proseguono dai banchi dell'opposizione - La cittadinanza deve quindi sapere che il comune di Spotorno non guarda in faccia a nessuno senza che vi sia alcuna emergenza economica in atto, giacché come dichiarato dal sindaco Fiorini le casse comunali godono di una discreta tranquillità".
"La posizione del nostro gruppo consiliare di minoranza è di assoluta contrarietà al regolamento approvato dall’amministrazione Fiorini che per l’ennesima volta si dimostra a immagine e somiglianza del sindaco stesso, ponendosi in maniera vessatoria nei confronti del cittadino e non adoperando il buon senso ma i colpi di mano, le minacce e la consueta arroganza tipica del suo agire" concludono da "Spotorno Obbiettivo 2026".





