Curiosità - 08 giugno 2022, 14:12

Dieci nuove testuggini palustri ingaune tornano a popolare l'Oasi WWF "Valloni" (FOTO)

L'assessore albenganese Vannucci: "Un importante lavoro volto a ricostituire l’antico ecosistema del nostro territorio"

Dieci nuove testuggini palustri ingaune tornano a popolare l'Oasi WWF "Valloni" (FOTO)

Si arricchisce di dieci nuovi esemplari di tartarughe "Emys orbicularis ingauna", riprodotte in ambiente controllato nell'ambito del progetto "Emys" e rilasciate stamani, l’Oasi WWF "Valloni".

Contestualmente 35 esemplari nati tra la primavera e l’autunno 2021 sono stati trasferiti dall’Acquario di Genova, dove hanno trascorso il periodo invernale, al Centro Emys, dove rimarranno per la stagione estiva.

"Ricordo quando da ragazzi vedevamo le tartarughe palustri ingaune popolare il rio Antognano, per questo sono davvero felice di aver partecipato alla giornata di oggi - ricorda l'assessore Vannucci, presente all'eventoIl Progetto Emys si occupa di tutelare questa specie e, più in generale di garantire la biodiversità sul nostro territorio che, anche dal punto di vista naturalistico è così ricco. Ringrazio tutti coloro che stanno portando avanti questo importante lavoro volto a ricostituire l’antico ecosistema del nostro territorio. Sarebbe bello come Comune 'adottare' una tartaruga Emys e seguirla nel suo percorso di vita".

La testuggine palustre Emys orbicularis ingauna è originaria del territorio ingauno, ma ritenuta virtualmente estinta fino agli anni ‘90 a causa delle fortissime alterazioni subìte dal suo habitat naturale a partire dagli anni ’60.

Al progetto EMYS – avviato nel 2001 – collaborano diversi enti e istituzioni. Si è costituita infatti l'Associazione Emys Liguria, una ONG senza scopo di lucro a cui dal 2017 è stata affidata ufficialmente dalla Provincia di Savona la gestione operativa del Centro Emys e l’organizzazione della fruizione didattica del centro, visitato principalmente da gruppi scolastici. L’associazione si affianca quindi agli altri enti che tradizionalmente sostengono il Progetto Emys e partecipano al Comitato Tecnico per la protezione della testuggine palustre (Provincia di Savona, Regione Liguria, ARPAL, Costa Edutainment SPA, Università degli Studi di Genova (DISTAV), Comune di Albenga, Comune di Garlenda, Comune di Villanova d’Albenga, Pro Natura Genova Odv, WWF Savona Odv, Fondazione Acquario di Genova Onlus) nel mantenimento e nella riproduzione delle testuggini ospitate presso il Centro, nell’organizzazione delle attività di ripopolamento, nel monitoraggio dei nuclei di testuggini palustri rilasciati in natura e nella conservazione degli habitat naturali.

Il ripristino e la conservazione degli ambienti naturali dove vive questa specie di testuggine sono punti fondamentali del progetto senza i quali non sarebbe possibile la fase di reinserimento. Per questo motivo, la Provincia di Savona ha stanziato dei fondi destinati al mantenimento e ad alcune migliorie dello stagno di Salea, uno dei Siti di Interesse Comunitario dove negli ultimi anni sono stati reinseriti diverse decine di esemplari. In questa area protetta già lo scorso anno i ricercatori del progetto hanno individuato alcuni esemplari di Emys giovani che sono nati in loco da esemplari riprodotti in ambiente controllato e reinseriti negli anni passati, a dimostrazione del buon successo del progetto. Lo stagno sarà oggetto di controlli ancora più attenti e frequenti da parte dei Carabinieri Forestali per salvaguardare questo piccolo ma importantissimo scrigno di biodiversità.

Al Centro Emys di Leca di Albenga si concentrano le attività di riproduzione e allevamento degli esemplari destinati agli interventi di ripopolamento in natura. Il centro in questi anni ha raddoppiato la sua area: sono state realizzate tre nuove vasche, per ospitare gli esemplari di testuggine palustre destinati al rilascio nei siti recuperati, ed è stato creato un nuovo spazio didattico per accogliere gli studenti.

 

Attualmente vi sono ospitati circa 100 esemplari tra femmine e maschi adulti, sub adulti e giovani. Le uova, deposte nei mesi di giugno e luglio, vengono incubate al centro in condizioni analoghe a quelle naturali. I piccoli, come tanti altri in passato, trascorrono i primi anni di vita all’Acquario di Genova, in un ambiente a loro dedicato. Il personale dell’Acquario di Genova ne segue l’accrescimento ed effettua tutti i monitoraggi veterinari pre-rilascio. Trascorsi circa due anni di vita, tornano al centro per un periodo di acclimatamento, al termine del quale tornano in natura.

Il buon successo del programma di riproduzione permette di rilasciare, stagione dopo stagione, un numero sempre maggiore di esemplari; questi interventi, affiancati da attività di conservazione degli habitat naturali, hanno consentito di scongiurare il pericolo di estinzione di questa specie, simbolo della biodiversità della Regione Liguria.

Il Progetto EMYS per la conservazione della testuggine palustre europea, Emys orbicularis inguana, formalizzato nel 2001 e promosso da molti partner, è confluito successivamente nel progetto europeo LIFEEMYS (cofinanziato all’interno del programma LIFE+) che ha coinvolto l’Acquario di Genova, ente capofila, Arpal, Università di Genova (DISTAV), Ente Parco di Montemarcello-Magra e Giardino Zoologico di Pistoia, con il supporto della Provincia di Savona e della Regione Liguria.

 

Durante i tre anni (2013-2016) di LIFEEMYS sono state rilasciate in natura circa 200 Emys nate presso il Centro e allevate nelle strutture dell’Acquario di Genova.

 

La conservazione, riproduzione e ripopolamento delle Emys proseguono attraverso diverse azioni:


• Mantenere operativo il sistema di controllo ambientale nelle aree di intervento, attraverso il monitoraggio degli indicatori ambientali e dei nuclei ripopolati.

• Mantenere operativi gli stabulari per la riproduzione ex situ di Emys orbicularis ingauna (Centro Emys e Acquario di Genova).

• Proseguire l’attività di ripopolamento.

• Proseguire l’attività di educazione e sensibilizzazione del pubblico sul tema delle specie invasive e la tutela degli ambienti umidi mediterranei, utilizzando anche i percorsi espositivi dell’Acquario di Genova.

• Mettere in sicurezza e sotto tutela i siti di ripopolamento.

• Coinvolgere gli enti locali pubblici e privati nella creazione di una rete di siti recuperati a tutela di Emys orbicularis ingauna, in modo da ampliare l’areale di distribuzione della popolazione ingauna.


Tutte le informazioni relative all'Associazione Emys Liguria, alla gestione del Centro Emys e alla conservazione di Emys orbicularis ingauna sono disponibili sul sito https://www.provincia.savona.it/natura/emys


 

 

 

Redazione

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