Attualità - 17 giugno 2022, 11:27

Il Ministro Guerini consegna la Medaglia d’Oro al Valore Civile ad Albenga, la cerimonia in piazza San Michele (FOTO e VIDEO)

Il sindaco Tomatis: "Una giornata storica per la nostra città"

Il Ministro Guerini consegna la Medaglia d’oro al Valore Civile ad Albenga, la cerimonia in piazza San Michele (FOTO e VIDEO)

"Dopo l'8 settembre 1943 il comune di Albenga fu occupato dalle truppe tedesche che, oltre a militarizzare la zona vicino al mare, determinarono un clima di terrore per la particolare ferocia di alcuni ufficiali, nonché per i frequenti rastrellamenti e saccheggi, costringendo gli abitanti ad abbandonare le proprie case, per rifugiarsi in luoghi più sicuri. La popolazione, sebbene sconvolta da numerosi bombardamenti alleati, inaudite violenze, spietate torture, terribili stupri, deportazioni e dalla perdita di numerosi concittadini, vittime anche delle molte mine disseminate sul territorio, seppe reagire agli orrori della guerra con coraggiosa determinazione e generoso spirito di solidarietà, in una comune lotta contro il nemico oppressore. Splendido esempio di amor patrio e di strenuo impegno per l'affermazione dei principi di democrazia e di libertà".

Con queste motivazioni oggi, 17 giugno, il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha appuntato sul Gonfalone della Città di Albenga la Medaglia d’Oro al Valore Civile.

Un importante riconoscimento che segna per sempre la giornata di oggi nella storia della città, reso possibile da un lungo iter, iniziato con l’Amministrazione Cangiano, che ha visto il coinvolgimento di tutte le associazioni di partigiani e il supporto della relazione storica redatta dal Professor Mario Moscardini. Il sopraggiungere della pandemia ha purtroppo rallentato la consegna ufficiale.

La cerimonia di consegna si è svolta in piazza San Michele alla presenza del sindaco e degli amministratori di Albenga, dei sindaci del comprensorio, delle ANPI, della FIVL, dei rappresentanti delle associazioni di Albenga, degli onorevoli del territorio e dei rappresentanti delle autorità civili e militari.

Sul palco, oltre al primo cittadino di Albenga, hanno preso la parola il Prof. Moscardini, che stilò la relazione presentata al Presidente della Repubblica per l’ottenimento della medaglia, e il Ministro della difesa Lorenzo Guerini.

Una medaglia d’oro, come ha ricordato il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis, “conferita all’intera città e ai suoi cittadini, che hanno pagato al caro prezzo di molte vite umane e con i sacrifici di tante persone l’ottenimento della libertà. La Medaglia al Valore Civile rappresenta gli ideali che sono alla base della nostra Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza e che tutti noi dovremmo portare avanti al di là di ogni appartenenza politica e spero che l’occasione del suo conferimento possa costituire un momento di riflessione importante su tutti quei diritti che in molte parti del mondo, anche vicino a noi, ancor oggi non possono essere dati per scontati”.

Nei giorni scorsi Tomatis, l'amministrazione comunale e gli organizzatori della cerimonia di consegna hanno lanciato un appello al fine di rintracciare le famiglie di tutte le vittime che, in quegli anni, persero la vita per la libertà. Ed erano tante le famiglie che oggi , con grande commozione, hanno preso parte all’evento per rappresentare quei volti, quelle voci, quei corpi, e soprattutto quegli altissimi valori degli uomini e delle donne che pagarono il prezzo più alto per la libertà.

Vista l’importanza dell’evento storico, hanno partecipato la Musico Vocale ingauna e una rappresentanza del corpo bandistico della città.

"Questo luogo, come altri luoghi in Italia, è un sacrario della sofferenza inflitta dalla barbarie nazista, e un simbolo, come tanti altri luoghi in Italia, di quella resistenza all’oppressore che il popolo italiano seppe far prevalere e trasformare in una riscossa civile che ci ha consentito di costruire il nostro futuro di democrazia" commenta il ministro della Difesa Guerini. 

"Voglio soprattutto rivolgere un sentimento di gratitudine e anche di commozione ai familiari di coloro che in quei giorni persero la vita: la vostra presenza, la presenza di chi con quei momenti ha comunque connessioni è per tutti noi e innanzitutto per la vostra comunità di grande valore e contribuisce a tenere viva la memoria di pagine drammaticamente amare ma giustamente indelebili nella nostra coscienza collettiva - prosegue - Fra poco mi presenterò di fronte al Gonfalone della vostra Città e avrò il privilegio, in nome del popolo italiano, di dire grazie per tanto valore, e quindi di riconoscere ufficialmente e al più alto livello il sacrificio di tanti vostri concittadini, che subirono l’odiosa rappresaglia delle truppe naziste". 

"Una lunga “scia di sangue” che si riversò lungo tutta la provincia di Savona, ma soprattutto qui, ad Albenga, dove gli eccidi furono numerosi, in gran parte alla foce del fiume Centa, nel periodo tra il novembre del ’44 e il febbraio ’45. Questa Medaglia non ripaga certo la vostra comunità per i lutti e le distruzioni subite, prima ricordate, ma credo serve a sottolinearli e a consegnarli alla Storia, soprattutto alle future generazioni". 

"Per non dimenticare. Stiamo perdendo il senso della memoria, nel turbinio della nostra vita, qualche volta, cediamo alla tentazione di dimenticare ciò che sta alle nostre spalle. Ma credo che coltivare la memoria sia necessario, sia un dovere, perché significa coltivare un patrimonio. Ringrazio la comunità di Albenga - cui la Repubblica, oggi, rinnova la sua solidarietà - per quel che ha fatto per rialzarsi da quei fatti, così drammaticamente laceranti. Ciò che ha fatto negli anni della ricostruzione, della libertà riconquistata. Ciò che ha fatto in questi anni che sono alle nostre spalle e ciò che sta facendo ancora oggi. La nostra civiltà democratica non è nata dal nulla. È nata perché chi ha conosciuto l’orrore da vicino ha promesso solennemente, e quella promessa poi la troviamo nella nostra Costituzione, alle nuove generazioni, che insieme ci impegniamo perché quell’orrore non si ripeta mai più. Quella promessa che è scritta nella nostra Costituzione va mantenuta, promuovendo cultura di solidarietà, di integrazione, di sviluppo, di crescita, di riconoscimento di diritti sociali, che proprio a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale, ha garantito a noi e all’Europa il più lungo periodo di pace mai vissuto da questo Continente". 

"Pace oggi minacciata dall’aggressione russa all’Ucraina. Ucraina a cui voglio ancora una volta esprimere la vicinanza dell’Italia. E rinnovare il nostro sostegno, insieme ai nostri Alleati, alla Comunità internazionale e in essa, in particolar modo, dell’Europa. Quell’Europa nata come speranza e orizzonte politico nel Secondo Dopoguerra. Quell’Europa spazio di pace, che si sta mostrando oggi unita, nonostante le difficoltà, di fronte alla guerra russo-ucraina e che deve mantenere unità anche nel presidio delle dimensioni che consideriamo strategiche e che richiedono visione, coraggio e responsabilità e, in esse, rientra certamente anche il tema della Sicurezza internazionale" conclude il Ministro. 

Maria Gramaglia

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