Attualità - 29 luglio 2022, 16:08

Concorso per il nuovo direttore dei musei di Savona: tutto da rifare. Il sindaco: "La porta chiusa può presentare dei profili di vizio di procedura"

L'altra motivazione che ha portato la giunta a fare dietrofront è legata ad aprire a più candidati. La prima classificata in graduatoria non ha avuto il nulla osta dalla sua pubblica amministrazione di appartenenza

Concorso per il nuovo direttore dei musei di Savona: tutto da rifare. Il sindaco: "La porta chiusa può presentare dei profili di vizio di procedura"

Tutto da rifare. Il concorso a Savona per il nuovo direttore dei musei verrà rifatto.

Questa la decisione della giunta comunale che ha assunto un atto di indirizzo in merito alla procedura del direttore dei musei tramite una determina che richiede al dirigente di valutare la sussistenza dei presupposti per la sostituzione dello strumento procedura di mobilità con la predisposizione ex novo di una procedura concorsuale ordinaria che consenta un potenziale più ampio accesso di candidati per la selezione della posizione specialistica e più approfondita in modalità selettive previo eventualmente annullamento in via di autotutela degli atti della procedura della mobilità esterna volontaria espletata .

Il 13 giugno scorso si erano svolti i colloqui del nuovo direttore dei musei savonesi che prenderà il posto, dopo il suo pensionamento avvenuto nel settembre 2018, di Eliana Mattiauda.

Ad aggiudicarsi il concorso a seguito dei colloqui era stata Laura Barbantini che si era classificata al primo posto, seconda Barbara Viale e terzo Massimiliano Caldera.

La savonese, aveva sbaragliato la concorrenza di Massimiliano Caldera, 50 anni, laureato in lettere e filosofia disciplina storia dell'arte, funzionario della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per il Piemonte e dopo diverse province piemontesi successivamente della città metropolitana di Torino.

Caldera, che aveva annunciato di voler presentare un ricorso, nonostante l'ottimo curriculum che gli ha fatto raggiungere 31 punti, nel colloquio ne aveva totalizzati 42 per un totale di 73 che non gli sono bastati a raggiungere gli 85 della prima classificata Barbantini (25 curriculum, 60 colloquio) e i 75 di Barbara Viale (17 curriculum, 58 colloquio).

Le minoranze hanno presentato proprio una mozione per richiedere delucidazioni sull'esito del concorso e la motivazione del perché lo stesso esame orale si sia svolto a porte chiuse. 

Proprio oggi i firmatari, i consiglieri del M5S Manuel Meles e Andreino Delfino, Lega Maurizio Scaramuzza, Fratelli d'Italia Renato Giusto, Schirru Sindaco Daniela Giaccardi e Andare Oltre Luca Aschei, la presenteranno in consiglio comunale chiedendo che gli uffici procedano con il riesame in autotutela dell'intera procedura di mobilità.

E proprio su questo il comune ha fatto marcia indietro con il sindaco Marco Russo che in apertura della seduta del parlamentino savonese ha voluto illustrare le motivazioni della scelta di andare verso il rifacimento del concorso.

 

 

"Per come si è svolta la procedura di mobilità scelta per accelerare il percorso selettivo in modo da coprire al più presto una figura strategica per la politica culturale savonese, la stessa ha visto un limitato numero di candidati ulteriormente ridotto in quanto la prima risultata nella graduatoria non ha avuto il nulla osta della pubblica amministrazione di appartenenza quindi la rosa di valutazione si è ulteriormente limitata e crediamo che invece data la rilevanza di una figura che ci dovrà accompagnare nel processo di costruzione del polo museale, meriti un processo selettivo più ampio che consenta la maggiore accessibilità e quindi possibilità di scelta da parte dell'amministrazione" ha spiegato il sindaco.

"Inoltre sarebbe risultato che i colloqui sarebbero avvenuti con la porta chiusa e siccome questo può indurre a ritenere che non sia accessibile ascoltare, ad altri soggetti interessati, questo può presentare dei profili di vizio di procedura e abbiamo assunto questa determina per consentire una rivalutazione della cosa e scegliere una procedura di più ampia accessibilità" ha proseguito il primo cittadino.

Luciano Parodi

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