Eventi - 11 agosto 2022, 14:40

Finale, altro tris di appuntamenti con la rassegna "Un Libro per l'Estate" dal 12 al 14 agosto

Fabrizio Dorsi, Cristina Rava e Luca Telese ospiti in piazza San Giovanni, nel centro di Finalmarina

Finale, altro tris di appuntamenti con la rassegna "Un Libro per l'Estate" dal 12 al 14 agosto

Nuovo tris di appuntamenti in piazza San Giovanni a Finalmarina nel fine settimana che precede il Ferragosto con la ventisettesima edizione della rassegna letteraria curata dalla Fondazione CentoFiori "Un Libro per l'Estate".

Si comincerà domani, venerdì 12 agosto, sempre alle 21.15, con il maestro di Esercitazioni orchestrali e incaricato di Direzione d’orchestra al Conservatorio di Milano, già direttore del Conservatorio di Piacenza, Fabrizio Dorsi che presenterà, con Elena Sancio, il libro "Allegro appassionato, racconti musicali italiani".

Dieci racconti di autori italiani dove la musica è protagonista, ognuno dei quali introdotto da un breve commento e associato alla riproduzione fotografica di un'opera d'arte che abbia relazione con l'argomento narrato: questo in sintesi il contenuto del libro. I dieci racconti coprono un arco temporale che va dal 1874 al 2020 e sono opera di alcuni fra i massimi esponenti della letteratura italiana di questo periodo: A. Ghislanzoni, C. Collodi, L. Capuana, G. Verga, A. Fogazzaro, L. Pirandello, A. Campanile, C. Pavese. Accanto a questi, due scrittori viventi, a simboleggiare la continuità del racconto a tema musicale sino ai giorni nostri: M. Birattari e G. Gandini (Premio Chiara 2020). Il commento si appunta sugli aspetti più propriamente musicali delle vicende narrate, al fine di rendere piena la comprensione, inserendo i racconti all'interno del panorama artistico dell'epoca, chiarendo alcune particolarità tecniche della prassi esecutiva strumentale che viene rievocata, fornendo lo sfondo storico o biografico (nel caso in cui i protagonisti siano personaggi realmente vissuti) della narrazione.

Sabato 13 agosto sarà invece il turno dell'albenganese Cristina Rava e il suo "Il tessitore". ll commissario Bartolomeo Rebaudengo e il medico legale Ardelia Spinola sono un pilastro l’uno per l’altra: tra alti e bassi, una storia d’amore e un’amicizia scoppiettante, hanno sempre condiviso ogni difficoltà che la vita li ha costretti ad affrontare.A innescare il vizioso circolo degli eventi, questa volta, è il rinvenimento del corpo di una ragazza nel vano di un pick-up di un malcapitato idraulico a un posto di blocco nell’entroterra ligure. Dai primi esami esegui-ti la causa del decesso sembra essere compatibile con una caduta, ma la dottoressa Spinola nota un tentativo di strangolamento. Gli indizi sono comunque scarsi. È a questo punto che arriva, del tutto inaspettata, la telefonata di Augusto, un occasionale compagno di aperitivi di Ardelia che, chiuso in un’auto al buio e strafatto, le chiede di raggiungerlo con una certa urgenza perché ha commesso una pazzia grossa quanto una casa… Per non parlare poi della presenza di una cellula eversiva di stampo fascista che, tra nebbie autunnali e giornate di sole ancora tiepide, turba la tranquillità del Basso Piemonte. Sembrano fatti privi di collegamento ma un disegno torbido e inquietante li lega. Bartolomeo, con la sua mente pacata e lucida, e Ardelia, con il suo fuoco intuitivo e la sua follia, dovranno rimetterli insieme tassello dopo tassello, immergendosi ancora una volta nelle pieghe di un enigma intricatissimo, che darà loro parecchio filo da torcere.

A chiudere il trittico di appuntamenti domenica 14 agosto il giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico Luca Telese, che parlerà del suo ultimo libro "La scorta di Enrico. Berlinguer e i suoi uomini: una storia di popolo".

I protagonisti di questa storia vengono dalla resistenza: al fascismo, alla violenza, alla fame. Hanno percorso vie diverse: dalle montagne partigiane alle catene di montaggio. Sono arrivati a una medesima destinazione: il Partito comunista italiano. Che a un certo punto delle loro vite si incarna nella figura di un uomo, Enrico Berlinguer.

Questa è la loro storia, intrecciata a quella del loro leader. È fatta di tante vicende pubbliche – dalla primavera di Praga al golpe cileno, dalla rottura con Mosca all’attentato di Sofia – e di altrettante testimonianze private che illuminano vittorie e pericoli, scorci di confidenze e di intimità. Racconta gli anni al servizio di una missione, per il partito e per il Paese, che univa le famiglie di Berlinguer e dei suoi uomini in una paura fin troppo concreta, come dimostra il tragico destino di Moro e della sua scorta. E si allarga nella foto di gruppo di un popolo che nella stagione breve e folgorante di Berlinguer visse la propria appartenenza politica con un’intensità forse mai più raggiunta.

«Non c’è apologia, e nemmeno agiografia in questo racconto: solo un’asciutta e preziosa esattezza, in cui la normalità di quella classe dirigente, rispetto alla irresponsabile follia di quella presente, sembra davvero un bene rifugio» scrive Luca Telese, che unendo la sua voce a quelle dei testimoni costruisce il racconto corale di una stagione insieme perduta e attualissima.

«Quello emesso dalla scorta di Berlinguer non è il sospiro nostalgico per un passato che non tornerà mai: è il seme di una storia che oggi può far nascere nuovi frutti con il suo esempio. Una, dieci, mille, scelte di vita».

Redazione

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