Politica - 29 settembre 2022, 18:52

Savona, approvato in Consiglio Comunale l'odg sullo Ius Soli: Lega e Fratelli d'Italia lasciano l'aula

Esce anche il consigliere Santi. L'opposizione: "Atto d'indirizzo politico, si continua la campagna elettorale senza pensare ai problemi dei savonesi". Burlando (Pd): "Argomento che tocca nel quotidiano i nostri quartieri"

L'aula consiliare di Palazzo Sisto (immagine di repertorio)

L'aula consiliare di Palazzo Sisto (immagine di repertorio)

Che il punto all'ordine del giorno presentato dalla maggioranza circa l'introduzione nello statuto comunale di un riferimento al principio dello "Ius Soli" non era cosa gradita all'opposizione non era minimamente in dubbio, visto il botta e risposta sull'argomento scatenatosi già nei giorni scorsi, alla convocazione della seduta del Consiglio Comunale odierno.

L'abbandono dell'aula di Palazzo Sisto da parte dei consiglieri dei gruppi di Fratelli d'Italia e Lega e del capogruppo di Toti per Savona Pietro Santi, non ha quindi colto impreparati, in un certo senso, né la maggioranza né tantomeno gli astanti.

"L'odg è un'espressione di voto politico su obiettivi, indirizzi e orientamenti rivolta a Sindaco e Giunta su temi di carattere politico, come tale la Lega si oppone all'odg in discussione con l'abbandono dell'aula - scrive in una nota il segretario leghista cittadino, Giorgio Calabria - intravedendo un goffo tentativo di far passare una presa di posizione politica a favore dello ius soli, mascherando l'odg come proposta atta a promuovere l'assegnazione della cittadinanza onoraria. Trovando questo scorretto sia da un punto di vista di merito che di metodo e naturalmente dal punto di vista politico i consiglieri della Lega hanno lasciato l'aula".

"La sinistra continua a fare campagna elettorale anche dopo le elezioni. I cittadini sono stati chiari alle urne: basta propaganda sul nulla. Basta slogan perbenisti. L'ordine del giorno sullo Ius soli presentato dal Pd non tiene conto dei reali problemi della Città e dell'Italia - ribadiscono i consiglieri Scaramuzza e Frigerio - I savonesi chiedono risposte chiare e immediate sul caro bollette. Come intende intervenire il sindaco Marco Russo? Intere famiglie non sanno se riusciranno ad arrivare a fine mese e il pensiero della maggioranza a Savona è lo Ius soli? Come consigliere comunale e come cittadino e commerciante credo che la sinistra debba tornare coi piedi per terra, confrontarsi con i Savonesi e con le loro esigenze. Consapevoli del diritto di presentare e argomentare le proprie idee in Consiglio comunale, la Lega espone le sue: stop alle parole e avanti con i fatti".

A rispondere è stato il consigliere e vice segretario dem cittadino, Luca Burlando: "Sappiamo bene che è un argomento divisivo ma tocca quotidianamente i nostri quartieri e le nostre città. Non si tratta di aprire a nuovi flussi migratori, si parla di seconde e terze generazioni di bambini nati in Italia, con genitori residenti già in Italia, che sono al 100% cittadini italiani ma non ufficialmente per lo Stato. Non è una richiesta di un gruppo di maggioranza che voleva fare campagna elettorale. Non è neanche una novità per il nostro Comune".

"Sentir dire che noi qui dobbiamo occuparci di altro e non di questi temi, lo considero un atto di svilimento della funzione che ricopriamo - ha quindi chiosato il sindaco Marco Russo, criticando la scelta dei consiglieri Scaramuzza, Frigerio, Arecco e Giusto - Misuriamoci sui temi, discutiamo ma rimaniamo qua, alzarsi e andarsene significa rifiutare il confronto, sottrarsi alle repliche rispetto alle posizioni assunte".

Redazione

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