"Ovviamente siamo molto dispiaciuti e preoccupati da questo tipo di eventi, siamo vicini e solidali al dipendente, al quale offriamo di appoggiarsi al personale legale dell'azienda per valutare eventuali azioni da intraprendere circa l'aggressione subita".
Anche da parte dell'azienda Tpl Linea arriva solidarietà all'autista aggredito nella giornata di ieri (6 ottobre, ndr) da un utente dopo avergli chiesto di scendere dal mezzo che in quel momento si trovava fermo per un guasto.
"Siamo stati soggetti passivi dell'evento, purtroppo da parte nostra è molto difficile riuscire a contrastare azioni come questa che avvengono all'esterno dei mezzi, nel caso specifico sul marciapiede - afferma la numero uno dell'azienda - Al tempo stesso siamo sollevati non sia successo nulla di molto grave".
Nel frattempo, si sta cercando di far luce sull'accaduto: "Stiamo valutando le immagini delle telecamere della zona esterna alla stazione per capire se vi siano ulteriori elementi per le necessarie verifiche della dinamica e valutare le azioni disponibili da intraprendere. Purtroppo la preoccupazione per il ripetersi di certi atteggiamenti da parte dell'utenza verso il nostro personale c'è" sottolinea la presidente Sacone.
L'ennesima aggressione ai danni del personale viaggiante del trasporto pubblico locale ha risollevato ancora una volta con maggior urgenza l'aspetto della sicurezza, quindi, per il quale i sindacati hanno richiesto nuove iniziative. All'azienda, alla politica e anche a chi è preposto ai controlli. Insomma, a tutti gli attori coinvolti nel tavolo già istituitosi in Prefettura.
"Stiamo procedendo con l'installazione delle paratie sui mezzi più vecchi che ne sono quindi sprovvisti, cercando soluzioni omologabili e attuabili - conclude Sacone - Per quanto riguarda i tavoli con la Prefettura abbiamo sempre supporto sia dall'Ufficio del Governo che dalle Forze dell'ordine che intervengono sempre velocemente. Purtroppo è il clima sociale a dar luogo a episodi di cronaca come questi".
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