Sanità - 02 dicembre 2022, 09:49

Ospedale di Albenga, Ardoino e Rapa: "Incontro con Cremonesi non polemico, occorre ritrovare la collaborazione tra Ente regionale e Istituzioni locali"

L’incontro con il medico, tra le massime autorità nel campo della medicina d’urgenza, è organizzato dal comitato “Senzaprontosoccorsosimuore” e si terrà venerdì 9 dicembre alle 18 presso il Teatro Ambra. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare

Il movimento “Senzaprontosoccorsosimuore”, con il patrocinio del Comune di Albenga, organizza per venerdì 9 dicembre alle 18, presso il Teatro Ambra di Albenga, un incontro con il dottor Paolo Cremonesi sul tema “Ospedale e Pronto Soccorso di Albenga”.  

Il dottor Cremonesi, tra le massime autorità nel campo della medicina d'urgenza, direttore del Pronto Soccorso dell'Ospedale Galliera di Genova e presidente regionale della SIMEU (Società Italiana Medicina d'Urgenza), è un medico stimato da tutti per la sua professionalità e il suo impegno. 

“La presenza ad Albenga del dottor Cremonesi- sottolineano Dino Ardoino e Gino Rapa, per il movimento ‘Senzaprontosoccorsosimuore’ - permetterà finalmente di ascoltare una voce libera da vincoli di partito, un uomo abituato ad affrontare realisticamente i problemi per risolverli e non per propaganda”. 

“Purtroppo – continuano Ardoino e Rapa -, in questo periodo abbiamo sentito da molti politici del territorio veramente di tutto e di più, assistendo a voltafaccia e piroette incredibili. Il dottor Cremonesi, dati alla mano, permetterà a ognuno di rendersi conto della reale situazione dell'Ospedale di Albenga, delle sue potenzialità, della volontà politica di farlo rispondere alle esigenze della popolazione o di declassarlo definitivamente”. 

“Per questo invitiamo di cuore tutti a partecipare, sindaci, cittadini, associazioni e, in primis, i rappresentanti politici del nostro territorio in Provincia e in Regione. Non sarà un incontro polemico - sottolineano, ma, si spera, costruttivo, che serva a gettare le basi di una ritrovata collaborazione tra Ente regionale e Istituzioni locali, nell'interesse primario dei cittadini, in particolare delle fasce più deboli e fragili cui in questo momento viene negata la possibilità di cura garantita dalla Costituzione”, concludono.