L’Arma dei carabinieri ha da tempo dedicato, su scala nazionale, una particolare attenzione al problema delle “truffe agli anziani” che, dopo un calo nel periodo delle limitazioni alla mobilità, è lentamente riemerso. I reati predatori in danno di persone anziane, infatti, rappresentano uno dei fenomeni criminali di maggiore impatto e allarme sociale che, oltre ad arrecare un danno economico, ingenerano anche un notevole senso di insicurezza.
Negli ultimi mesi, il Comando Provinciale dei carabinieri di Savona, per diffondere il più possibile la conoscenza di tale fenomeno e aiutare le potenziali vittime a difendersi adottando le opportune cautele, ha avviato un’intensa campagna informativa, attraverso incontri nei principali luoghi di aggregazione, organizzati in collaborazione con le varie amministrazioni comunali.
Le occasioni d’incontro che i militari dell’Arma impegnati nel controllo del territorio ricercano sono le più svariate: non solo incontri organizzati nei centri associativi, nelle parrocchie e presso i comuni, ma anche la distribuzione di opuscoli informativi durante i mercati rionali o nelle chiese al termine delle celebrazioni religiose domenicali.
Lo strumento di difesa più efficace contro le tecniche adottate dai truffatori rimane quello della conoscenza del fenomeno: il Comando Provinciale dei carabinieri di Savona, tramite le Stazioni capillarmente diffuse sul territorio, sta procedendo a diffondere semplici ma importanti consigli di autotutela (riportati anche negli opuscoli distribuiti dai militari e presenti nelle sale d’attesa di tutte le caserme), che possono contribuire a contenere il fenomeno in una realtà come la nostra, caratterizzata da una rilevante percentuale di persone anziane fra la popolazione residente.
Nell’ambito di questa campagna informativa, nel pomeriggio di ieri, presso il “Centro Associativo Mezzalunga” di Celle Ligure, i carabinieri della Stazione di Celle Ligure, con la collaborazione dell’amministrazione comunale hanno incontrato i cittadini, che hanno dimostrato grande partecipazione ed interesse per l’iniziativa.
È stato un momento di confronto molto proficuo, a cui hanno partecipato anche il sindaco Caterina Mordeglia e l’assessore alla Cultura, Servizi sociali e Pubblica Istruzione Giorgio Siri. Durante l’incontro sono state richiamate alcune regole, sono stati forniti consigli e i cittadini hanno potuto direttamente segnalare problemi e situazioni “sospette”.
La campagna informativa continuerà anche nei prossimi giorni e analoghi incontri verranno organizzati a Savona e negli altri comuni della provincia.
I casi di truffe più ricorrenti
I raggiri vengono posti in essere da soggetti senza scrupoli che possono apparire estremamente gentili e garbati. Spesso, grazie alla fluente parlantina, riescono ad ingannare i malcapitati, facendo leva sui timori delle vittime nei più disparati campi.
Alcuni esempi di truffa, effettuata con modalità del porta a porta:
- Falsi tecnici di varie società di erogazione servizi (fornitura gas, acqua o elettricità) che, fingendo guasti, pericoli di vario genere o improbabili controlli sui consumi, riescono a introdursi in casa, asportando tutto ciò che trovano.
- Falsi avvocati, che raggiungono telefonicamente le vittime, annunciando che un loro parente ha appena provocato un incidente stradale e/o che rischia l’arresto e gravi conseguenze giudiziarie, ma il tutto può essere ovviato pagando una somma di denaro. Poco dopo un complice si reca presso l’abitazione del malcapitato e si impossessa del denaro preparato nel frattempo, dileguandosi immediatamente.
- Falsi dipendenti comunali, che fingono di essere incaricati di sanificare le abitazioni dei residenti e, con questa scusa, riescono ad introdursi nelle case delle ignare vittime, impossessandosi degli oggetti di valore.
- Falsi appartenenti alle forze dell’ordine, che affermano di dover effettuare controlli sull’autenticità dei preziosi o delle banconote possedute dai cittadini e, una volta venuti in possesso di gioielli e denaro, fuggono immediatamente.
Alcuni consigli utili
- Non fare accedere alle nostre abitazioni nessuna persona sconosciuta.
- Udito il campanello è sempre bene rispondere al citofono e non aprire direttamente la porta
- Verificare l’identità della persona che si ha di fronte, se possibile dallo spioncino della porta o con la porta socchiusa e con la catenella inserita.
- Le verifiche su contatori da parte degli operatori delle ditte di servizi come gas, acqua ed energia elettrica, vengono solitamente preannunciate con l’affissione di avvisi.
- Le aziende erogatrici di servizi come gas, acqua ed energia elettrica non inviano nessun addetto a riscuotere le bollette casa per casa.
- Le forze dell’ordine non telefonano e non si recano mai nelle abitazioni per richiedere il pagamento di somme di denaro.
- Per quanto virtuosa possa essere, nessuna amministrazione comunale invia personale presso le abitazioni per effettuare sanificazioni o, nel caso dovesse provvedervi per motivi straordinari, l’evento verrà ampiamente preannunciato.
- Se un proprio caro malauguratamente dovesse avere un qualsivoglia problema di tipo giudiziario, non verrà mai richiesta la corresponsione di denaro per evitare eventuali arresti o processi.
Soprattutto, in caso di necessità, reale o presunta, non esitate a chiamare il “112”. il numero è gratis e noi sempre pronti ad aiutarvi.
Anche sul sito internet istituzionale dell’Arma dei carabinieri è possibile trovare consigli utili per cercare di evitare di rimanere vittime di tali reati (CLICCA QUI).