È questa l’istantanea che si può scattare sul settore del gaming del nostro paese, una filiera che rappresenta un’industria fiorente, capace di resistere agli sconvolgimenti della crisi e di cogliere le opportunità del futuro.
Solamente il mercato dei videogiochi, in Italia, ha superato nel 2022 un giro d’affari da 2 miliardi e 200 milioni di euro. Lo riferisce l’IIDEA, l’associazione di categoria che rappresenta il settore videogame del nostro paese, che mette in anche in luce l’aumento del pubblico: 14,2 milioni di giocatori, di età compresa tra i 6 e i 64 anni, con una media anagrafica di meno di 30 anni. Due le statistiche che meritano una riflessione particolare: l’aumento della percentuale di giocatrici, che si assestano intorno al 42%, un nuovo picco negli ultimi anni e poi la predilezione per i dispositivi mobile, scelti dal 70% degli italiani.
È dietro quest’ultimo dato che si nasconde il successo di un altro comparto, quello digitale del gioco pubblico. Secondo quanto riporta questo sito, anche i casinò online italiani hanno visto aumentare il proprio pubblico e il proprio giro d’affari, grazie a piattaforme e slot pensate proprio per una fruizione da mobile, e soprattutto alle novità tecnologiche e di palinsesto introdotte dagli operatori di gioco.
Nel 2022, la spesa complessiva nei casinò ha superato quota 1.631 milioni di euro con una crescita record ad ottobre, quando si è registrato il +21,6% rispetto all’anno precedente. Nello specifico, la spesa complessiva tra poker e casinò online è passata dai 969 milioni di euro nel 2019 a 3,7 miliardi lo scorso anno.
Numeri in rialzo anche per la filiera italiana del gaming, con una vera e propria costellazione di start up innovative e di piccole medie imprese che mettono in fermento il mercato del lavoro. il fatturato di queste aziende si aggira tra i 130 e i 150 milioni di euro (+30% rispetto al 2021) con un aumento significativo del numero dei lavoratori, che erano 1.600 nel 2021 e diventano 2.400 nel 2020.
A trarre beneficio da tutto questo è ovviamente l’economia nel suo complesso, con la garanzia di nuovi posti di lavoro e la possibilità di nuove entrate erariali. Il comparto del gambling, infatti, solo nel 2022 ha toccato quota 10,3 miliardi di euro, per un importantissimo +22% rispetto all’anno prima. Il peso del gaming, insomma, è sempre più importante, rappresentando una filiera da proteggere e da supportare.





