Curiosità - 03 marzo 2024, 08:52

Oggi, 3 marzo, si celebra la Giornata Mondiale della Natura Selvatica

Il tema 2024 è l’innovazione digitale per la conservazione della natura selvatica

Oggi, 3 marzo, si celebra la Giornata Mondiale della Natura Selvatica

Per celebrare la straordinaria biodiversità del nostro Pianeta e stimolare la ricerca di soluzioni per la sua salvaguardia, il 3 marzo di ogni anno si festeggia la Giornata mondiale della natura selvatica (World Wildlife Day, credit photo Enrico Ruggeri).

È stata istituita dalle Nazioni Unite nel 2013, e la data scelta coincide con l’adozione della Convenzione sul commercio internazionale delle specie in via d’estinzione appartenenti alla fauna e alla flora selvatica (Cites), siglata nella città statunitense di Washington il 3 marzo 1973.

Quando parliamo di natura selvatica ci riferiamo a tutti quegli organismi appartenenti al regno animale e vegetale che vivono nella natura, e che sono di incredibile importanza per il nostro ecosistema. Nel corso degli anni la natura selvatica è divenuta sempre più a rischio, anche a causa dell’impatto ambientale dell’uomo sul Pianeta Terra. Secondo la Lista rossa delle specie minacciate dell’Unione internazionale per la conservazione della natura, riportata da Legambiente, infatti, ad oggi sono più di 8.400 gli organismi a rischio di estinzione.

Il tema del World Wildlife Day 2024 è “Connecting People and Planet: Exploring Digital Innovation in Wildlife Conservation”, l’innovazione digitale quale strumento importante per la conservazione della Natura selvatica e il rafforzamento del legame tra questa e l’essere umano.

La Giornata della Natura di quest’anno infatti, evidenzia come la tecnologia e l’innovazione possano guidare la conservazione della natura, il commercio sostenibile e legale della fauna selvatica e la coesistenza tra quest’ultima e l’essere umano. L’innovazione tecnologica ha reso la ricerca, la comunicazione e molti altri aspetti della conservazione della fauna selvatica più semplici, efficienti e precisi. Tuttavia, l’accesso non equo a questi nuovi strumenti, l’inquinamento ambientale e le applicazioni non sostenibili di alcune tecnologie rappresentano questioni critiche da affrontare, nell’ottica di raggiungere l’inclusione digitale universale entro il 2030.

Silvia Gullino

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