Politica - 05 marzo 2024, 13:21

Albenga, discorso agli studenti, il sindaco: "Messaggio travisato o i giovani non devono battersi per ciò che ritengono giusto?"

Il primo cittadino Riccardo Tomatis spiega, in seguito alle polemiche scaturite da una frase estrapolata dal suo discorso nell’ambito dell’incontro con “Libera”, partendo dal principio

Spiace la continua strumentalizzazione di ogni tema e ancor più quando una frase viene decontestualizzata per i soli fini elettorali. Innanzitutto, partiamo dalle premesse. Il mio breve saluto è stato fatto nel contesto di un incontro organizzato dall’ANPI e da Libera contro le Mafie con i ragazzi del Liceo G. Bruno. Il tema era ‘I giovani e l’informazione - La libertà di stampa (art 21 della Costituzione)’,  a partecipare i nipoti di Giancarlo Siani giornalista ucciso dalla camorra a soli 27 anni per aver avuto il coraggio di dire cose che altri non ebbero probabilmente il coraggio di dire in un articolo del 10 giugno 1985. Siani ebbe il coraggio di informare l'opinione pubblica che l'arresto del boss Gionta era stato possibile grazie a una soffiata degli storici alleati Nuvoletta”.

Il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis spiega, in seguito alle polemiche scaturite da una frase estrapolata dal suo discorso agli studenti, partendo dal principio.

Oltre alla storia di Siani - prosegue -, l’occasione è stata molto importante per i ragazzi per riflettere sul principio enunciato nell’art. 21 della nostra Costituzione che è: ‘Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure’”.

L’ invito del sindaco ai ragazzi è quello di “continuare a battersi per portare avanti le loro idee e i loro sogni senza abbassare mai il capo di fronte alle ingiustizie e a chi vuole reprimere la loro libertà di espressione”.

Il riferimento era ovviamente ai recenti fatti di Pisa sui quali spero verrà fatta chiarezza, ma andava anche oltre questi. Pensiamo a Gandhi - spiega -, Mandela, Martin Luther King che, per nostra fortuna non cessarono le loro battaglie neppure di fronte a gravi forme di vessazione, così come gli eroi della resistenza che ci liberarono dal nazifascismo”.

Cosa si può dire contro chi, rivolgendosi ai ragazzi, li invita a portare sempre avanti le loro idee, i loro valori, i loro principi e i loro sogni? - chiede il primo cittadino - Evidentemente si può strumentalizzare, questo sì. Lo si può fare”.

Poi Tomatis punta il dito contro chi lo ha attaccato per le sue affermazioni: “Probabilmente i vari esponenti politici che si sono espressi sul tema e che si dicono sempre molto attenti, in questo caso non si sono presi la briga di ascoltare il mio discorso o forse non ne hanno compreso il significato. Oppure dobbiamo prendere atto che il messaggio che vogliono dare è che i giovani non devono avere sogni e non devono battersi per quello che ritengono giusto. L’applauso dei ragazzi, che a differenza di questi esponenti politici hanno capito, è stata la risposta più bella anche nei confronti di chi sta facendo polemica”, chiosa il sindaco di Albenga.

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Questo il discorso che il sindaco Riccardo Tomatis ha fatto agli studenti dal palco del Teatro Ambra. 

Tutte le volte che mi trovo a parlare con dei ragazzi come voi sono estremamente orgoglioso di voi. Io lo dico sempre: siete dei ragazzi in gamba. Siete una generazione che sta andando bene e che sta funzionando. Non fatevi mai condizionare dai pareri negativi di chi pensa che invece le generazioni prima della vostra sono state meglio. Non ci credete, voi siete meglio di chi vi ha preceduto e questo lo dico con convinzione e il fatto che oggi siate qui è un bellissimo segnale perché si parla di un tema importante che più in generale è quello della Libertà.

Le persone come Giancarlo Siani sono degli eroi e noi abbiamo il dovere morale di portare avanti quello per cui loro sono addirittura morti, ma questo succede un po’ in tutti gli ambiti. È successo durante la liberazione, durante gli episodi più difficili del giornalismo. Ecco, non vi piegate mai. Continuate a sognare. Non abbassate la testa neanche davanti ai manganelli, cercate di portare avanti il vostro pensiero. Dovete avere la coscienza a posto. Non dovete mai nascondervi. Siete in gamba. Siete una grande generazione. Mi raccomando, continuate così e continuate a sognare”.

Redazione