Attualità - 25 marzo 2024, 07:52

Spettacolo nel cielo di marzo con la Luna Piena del Verme

Quando vederla, perché si chiama così, legame con la Pasqua e occhio al cambio d’ora

La Luna del cielo di sabato 23 marzo fotografata da Enrico Ruggeri

La Luna del cielo di sabato 23 marzo fotografata da Enrico Ruggeri

Arriva la prima Luna Piena di Primavera, la terza di questo 2024. Brillerà nel cielo di oggi, lunedì 25 marzo, ed è conosciuta anche come “Luna Piena del Verme”. Così chiamata dagli indiani Dakota per l’emersione delle larve dei coleotteri da cortecce degli alberi e altri nascondigli dopo i rigori dell’inverno.

Altri nomi

I nomi alternativi dati dalle altre tribù di nativi americani sono legati al risveglio di alcuni animali, come le Lune dell’Aquila, dell’Oca e del Ritorno del Corvo rispettivamente di Algonchini, Cree e Ojibwe del Nord, oppure a specifici eventi stagionali. Il nome Luna Piena dello Zucchero degli Ojibwe, ad esempio, è dovuto al fluire della linfa zuccherina degli aceri; Luna del Vento Forte, dei Pueblo, si riferisce invece alle giornate ventose tipiche di questo periodo, mentre Luna degli Occhi Irritati, usato da tre tribù differenti (Dakota, Lakota e Assiniboine), si riferisce ai raggi solari “accecanti” riflessi dalla neve che si scioglie.

La Luna di marzo è legata all’abbondanza, alla rinascita e, ovviamente, alla fertilità, da qui Luna del Seme. E ancora Luna di Pasqua e Luna di Primavera, perché il 20 marzo siamo entrati nella bella stagione.

Quando vederla

Luna Piena, uno spettacolo che si ripete ogni mese e che non ci stancheremo mai di ammirare. Il mese di marzo ci farà dimenticare la stagione invernale con un bellissimo disco pieno, che terrà tutti col fiato in sospeso. Tempo permettendo, la Luna Piena del Verme brillerà il 25 marzo, quando in Italia saremo alle prime luci del mattino e ci accompagnerà per l’intera giornata, ma potremo ammirarla nel suo splendore ovviamente dopo il tramonto (foto di Enrico Ruggeri).

Relazione con Pasqua

Come sappiamo la data della Pasqua cambia ogni anno, a differenza di altre festività, come il Natale. Questo venne deciso durante il Concilio di Nicea, nel 325. La Pasqua cristiana viene celebrata, infatti, nella prima domenica dopo la prima Luna Piena di Primavera. Ecco quindi il legame tra il plenilunio del 25 marzo e Pasqua. La prima domenica utile dopo quel plenilunio, il 31 marzo, è Pasqua.

Cambio d’ora

Un’ultima cosa da ricordare. Nella notte tra sabato 30 marzo e domenica 31 marzo, torneremo all’ora legale. Bisognerà, quindi, spostare gli orologi avanti di un’ora per entrare nell’orario estivo.

I riti per la Luna Piena di marzo

Per il plenilunio di marzo si fanno riti di purificazione ed energizzanti. La Luna regola i flussi energetici con la natura, la casa, se stessi. Liberarsi, alleggerirsi, lasciare andare ciò che non serve più.Questo è il momento di fare le “pulizie di primavera”, non solo in casa liberandosi delle vecchie cose inutili, ma anche nella nostra mente. Fare spazio per una ripartenza, devono fluire nuovi pensieri, va eliminata la pesantezza dei mesi bui dell’inverno per accogliere nel modo migliore la parte luminosa dell’anno.

Una regola è che tutti i movimenti, inclusi il lavare per terra o lo spolverare, debbano essere fatti in senso orario, per riempire l’abitazione di energie costruttive. Per ottenere una profonda purificazione degli ambienti si usa bruciare della salvia che ha proprietà antibatteriche e rilascia nell’aria una fragranza aromatica molto gradevole.Il giorno prima del plenilunio si consiglia di scrivere in un quaderno i propri desideri, per la legge dell’attrazione non si usano negazioni (la parola non), poi si ringrazia come si fossero già realizzati.

Si può creare il proprio mantra, una frase motivante che faccia sentire felici, positivi e che aiuti ad eliminare cattive abitudini e automatismi mentali negativi. È bene essere grati per ciò che si ha già, e mantenere il cuore aperto per accogliere ciò che si schiuderà.

Un altro rito è fare un bagno purificatore molto caldo a lume di candela, con essenze e aromi: mettere nell’acqua olio di gelsomino, qualche rametto di rosmarino, due cucchiai di sale. Che bellezza, che profumo, che benessere!

Silvia Gullino

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