Attualità - 21 aprile 2024, 16:45

Deposito Gnl a Bergeggi, il Comune chiede una proroga al Ministero per la conferenza dei servizi (FOTO)

La società Gnl Med ha inviato le integrazioni documentali lo scorso 11 aprile. Il Comune: "Le informazioni tecniche avrebbero dovuto costituire parte integrante del progetto originario e, quindi avrebbero dovuto essere portate a conoscenza delle amministrazioni partecipanti al procedimento autorizzatorio sin dal momento di presentazione dell’istanza"

Deposito Gnl a Bergeggi, il Comune chiede una proroga al Ministero per la conferenza dei servizi (FOTO)

La conferenza dei servizi in modalità sincrona è stata prevista dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica per il prossimo 24 aprile ma il Comune di Bergeggi, viste le integrazioni documentali e progettuali presentate lo scorso 11 aprile presentate dalla Gnl Med, ha richiesto al Mase di ridefinire i termini della conferenza concedendo, in particolare, un termine maggiore, non inferiore a 45 giorni decorrenti dall’invio delle ultime integrazioni, per presentare i pareri.

L'amministrazione comunale bergeggina ha quindi chiesto ulteriore tempo per poter visionare la massiccia documentazione presentata dalla società in merito al progetto per la realizzazione di un deposito di piccola taglia dedicato allo stoccaggio di GNL e Bio GNL nel bacino portuale di Vado Ligure su territorio di Bergeggi.

"Le suddette integrazioni documentali e progettuali del 11.4.2024 consistono in una cinquantina di documenti ed elaborati tecnici anche di complessa analisi e valutazione; tali informazioni tecniche, peraltro, avrebbero dovuto costituire parte integrante del progetto originario e, quindi avrebbero dovuto essere portate a conoscenza delle amministrazioni partecipanti al procedimento autorizzatorio sin dal momento di presentazione dell’istanza - viene spiegato dal Comune nella missiva firmata dal sindaco Maria Nicoletta Rebagliati e dal responsabile del procedimento Paolo Not ed inviata ai Ministeri, ai diversi enti coinvolti e alla società Gnl Med - nonostante la portata delle suddette la richiamata nota MASE del 11.04.2024 non prevede una proroga del termine per rendere i pareri dei Soggetti interessati dalla Conferenza che, pertanto, resta stabilito per il 24 aprile 2024; tale termine, peraltro coincide con quello fissato per l’eventuale svolgimento della Conferenza dei servizi sincrona, che invece ai sensi del comma 6 dell’art. 14-bis dovrebbe essere successivo; le richiamate integrazioni documentali e progettuali, come detto, sono state comunicate solo in data 11.04.2024 e pertanto risultano acquisite dallo scrivente Ente ben 75 giorni dopo la richiesta formulata ed a soli 13 giorni dal termine per l’espressione del parere di competenza".

L'azienda Gnl Med aveva trasmesso alla Direzione Regionale VVF Liguria lo scorso maggio il Rapporto Preliminare di sicurezza con lo scopo di ottenere il nulla osta di fattibilità per la nuova configurazione dello stabilimento che avrà la funzione primaria di ricevere, principalmente tramite navi metaniere di medie dimensioni, Gas Naturale Liquefatto e BioGNL. L'iniziativa prevede, in linea generale la realizzazione di un impianto che abbia la funzione di ricevere, tramite navi metaniere di medie dimensioni, gas naturale liquefatto, e distribuire sia Gas Naturale Liquefatto, via terra, attraverso cisterne criogeniche autotrasportate o isocontainer, o via mare, attraverso bettoline rifornimento di navi alimentate a GNL, nonche gas naturale, prodotto naturalmente nelle tubazioni e nei serbatoi di stoccaggio per effetto di scambi termici con l'ambiente, denominate Boil-Off Gas, verso il co-generatore installato all'intemo dell'impianto e a servizio di utenze interne al porto di Vado Ligure.

La costruzione del deposito e l'oggetto dell'autorizzazione prevede in particolare, la costruzione di 11 serbatoi metallici cilindrici orizzontali da 1.800 mc pari a 19.800 mc; 2 punti di travaso per il carico delle Atb; 2 punti di travaso dello scarico delle navi; un impianto di reliquefazione per la trasformazione da fase gassosa a fase lquida del GNL; sale pompe antincendio; servizi ausiliari.

Il Rapporto Preliminare di sicurezza evidenzia che la costruzione del deposito, per ragioni legate all’andamento del mercato energetico e al PNRR, avverrà in due fasi successive distinte: la prima comprenderà tutti gli impianti di “processo”, tutti gli impianti di sicurezza (allarme, controllo, blocco, ecc.) e antincendio del deposito oltre a 11 serbatoi (per una capacità geometrica complessiva pari a 19.800 mc) e 2 baie della pensilina di carico; la seconda comprenderà il 12° serbatoio e la 3^ baia della pensilina di carico. 

Il Comune aveva inviate le proprie osservazioni esprimendo alcune perplessità relative all'avvio della Valutazione di Impatto Ambientale, l'assenza dei documenti in cui vengono segnalate e analizzate le possibili interferenze negative del progetto in considerazione dell’Area Marina Protetta Isola di Bergeggi e della ZSC “Fondali Noli – Bergeggi", la mancanza di uno studio per considerare e approfondire le interferenze del progetto di GNL MED con il progetto del rigassificatore di SNAM FSRU Italia srl e la segnalazione della presenza di altri impianti a rischio rilevante situati nelle vicinanze che dovrebbero essere sempre valutati per una corretta valutazione cumulativa degli impatti.

"Con riferimento alle osservazioni del Comune di Bergeggi riguardanti il progetto per la realizzazione di un deposito di piccola taglia dedicato allo stoccaggio di GNL e Bio GNL nel bacino portuale di Vado Ligure (compendio del Comune di Bergeggi), GNL Med, per quanto di propria competenza, fornirà nell’ambito della Conferenza dei Servizi le risposte a tutti i punti sollevati - aveva spiegato l'azienda - La società, tuttavia, intende chiarire alcuni aspetti a beneficio di una corretta comprensione del proprio progetto e dell’iter per la sua realizzazione".

"Quanto ai supposti sversamenti in mare, GNL Med ribadisce che il deposito non sarà un impianto industriale e che, conseguentemente, non produrrà né reflui né rifiuti. L’unica modica quantità di combustibile di cui potrebbe essere richiesto l’utilizzo sarà quella di gasolio per alimentare il generatore elettrico in caso d’emergenza (quindi non un uso continuativo) previsto dalla normativa, posizionato all’interno del deposito il cui serbatoio è dotato di apposite vasche di contenimento in caso di sversamento - avevano continuato da Gnl Med - L’utilizzo dell’acqua marina è stato previsto esclusivamente per rifornire l’impianto anticendio nell’eventualità in cui questo dovesse essere utilizzato, in conformità con la normativa vigente.

"Per quanto riguarda invece il tema della VIA, GNL Med ribadisce di aver seguito pienamente le procedure definite dalla norma per un deposito formato da undici serbatoi, come quello oggetto della Conferenza dei Servizi - avevano concluso - Proseguendo nel percorso avviato fin dal 2020, la società continuerà a dialogare con tutti gli stakeholders interessati mantenendo quello spirito collaborativo che ha da sempre contraddistinto il proprio operato".

Gnl Med ha risposto anche alla richiesta di integrazioni della Capitaneria di Porto. Il deposito secondo quanto previsto nel cronoprogramma verrebbe consegnato nel 2026.

Luciano Parodi

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