Sette macrozone, referenti di quartieri eletti e un'assemblea che elegge un direttivo che dura in carica 5 anni. È stato illustrato nella Commissione consiliare il Regolamento dei Comitati di quartiere, nato dopo vari incontri sui territori della città.
Sono stati indicati sette diversi comitati territoriali che sono: Centro città, Villetta-Valloria, Villapiana-La Rusca, Lavagnola-Santuario Montemoro, Fornaci-Zinola, Legino-Zona 167, Oltreletimbro. I comitati, da come si svolgeranno poi le attività, possono apportare tutte le variazioni che si renderanno necessarie.
Gli obiettivi della creazione dei Comitati di quartiere sono: verificare le problematiche dei vari territori, fare proposte di programmazione, informare i cittadini su notizie, eventi, problematiche o cose che possono essere di interesse della vita pubblica e possibili collaborazioni con associazioni già attive sul territorio e promuovere iniziative che possono risvegliare le tradizioni e anche forme di collaborazione con la Protezione civile.
Il Comune si impegna a informare i comitati di quartiere su tematiche come pianificazione urbanistica, gestione di servizi pubblici, realizzazione di opere pubbliche e altre attività che possono interessare i quartieri.
Possono aderire ai comitati persone che hanno almeno 16 anni, residenti nel quartiere o che vi svolgono attività professionale, lavorativa o associativa e che abbiano interesse o legame particolare con il quartiere. I comitati avranno un numero minimo di 100 partecipanti.
L'assemblea è composta da tutti i cittadini con i requisiti e per partecipare al voto dell'assemblea è necessario aver aderito al Comitato. L'assemblea ha funzione di indirizzo e deve essere convocata almeno una volta l'anno. Elegge il direttivo dei suoi componenti ed è costituita qualunque sia il numero dei presenti e le decisioni sono adottate a maggioranza dei presenti; gli incontri dell'assemblea sono pubblici.
“Trovare strumenti partecipativi che possano favorire attività e azioni nel territorio e poter dare risposte coerenti a quanto chiedono i cittadini è uno dei temi di cui si discute, non solo a Savona e in Italia, ma in tutto il mondo – ha spiegato l'assessore Gabrielle Baranca – Attraverso questa condivisione delle azioni concrete che riguardano il quartiere, il territorio dove le persone vivono e lavorano può scatenare nuove energie”.
“Questa bozza è espressione anche del confronto con i referenti o le persone che in questo percorso abbiamo incontrato sui territori – ha spiegato l'assessore Viaggi – ed è frutto di modifiche successive che hanno provato a venire incontro a quanto da loro espresso”.
L'assemblea è composta da tutti i cittadini con i requisiti e per partecipare al voto dell'assemblea è necessario aver aderito al Comitato. L'assemblea ha funzione di indirizzo e deve essere convocata almeno una volta l'anno. Elegge il direttivo dei suoi componenti ed è costituita qualunque sia il numero dei presenti e le decisioni sono adottate a maggioranza dei presenti; gli incontri dell'assemblea sono pubblici. Il direttivo nominerà due coordinatori.





