Economia - 28 febbraio 2025, 17:00

Carburante, ma quanto mi costi? Benzina e gasolio, l'andamento dei prezzi nel Savonese (VIDEO)

Il punto con Enrico Rebagliati, presidente della Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti. Mercato oscillante, determinato in buona parte dal costo del petrolio grezzo, compresi i costi di estrazione e raffinazione

Carburante, ma quanto mi costi? Benzina e gasolio, l'andamento dei prezzi nel Savonese (VIDEO)

I prezzi dei carburanti in provincia di Savona: cosa incide e qual è l'andamento nelle  varie località? I dati aggiornati al 27 febbraio mostrano forti differenze tra le varie località provinciali, con Savona città che si conferma tra le più competitive. A Savona, i distributori Q8 di Via Nizza, IP di Via Nizza e IP di Corso Svizzera offrono la benzina senza piombo a 1,727 euro/litro e il gasolio a 1,679 euro/litro, segnando il prezzo più conveniente tra i rilevamenti. Anche Europam applica la stessa tariffa per la benzina, con un leggero ribasso sul gasolio (1,677 euro/litro). Questo si discosta leggermente da Shell, che applica prezzi più alti (1,739 euro/litro per la benzina senza piombo e 1,689 euro/litro per il gasolio), mentre Eni si posiziona nettamente sopra la media cittadina, con la benzina a 1,849 euro/litro e il gasolio a 1,749 euro/litro.

Man mano che ci si sposta verso Ponente, i prezzi della benzina salgono. A Ceriale, Europam applica 1,837 euro/litro per la benzina senza piombo e 1,737 euro/litro per il gasolio, mentre ad Albenga i prezzi aumentano ulteriormente: IP propone la benzina a 1,859 euro/litro e il gasolio addirittura a 1,879 euro/litro, il valore più alto registrato. Anche Eni ad Albenga si mantiene su livelli elevati, con la benzina a 1,874 euro/litro e il gasolio a 1,794 euro/litro.

Dando uno sguardo al Levante, a Varazze, il distributore Eni propone 1,869 euro/litro per la benzina e 1,779 euro/litro per il gasolio, valori leggermente inferiori rispetto ad Albenga ma più alti rispetto a Savona. Quanto all'immediato confine con la provincia di Genova, a Cogoleto, IP registra la benzina più cara della rilevazione, con 1,879 euro/litro, mentre il gasolio si attesta su 1,799 euro/litro. Ad Arenzano, si notano prezzi simili a quelli di Cogoleto, con 1,874 euro/litro per la benzina e 1,799 euro/litro per il gasolio.

Va segnalato che il servizio con rifornimento assistito comporta un sovrapprezzo di 0,21 euro/litro.

Enrico Rebagliati, presidente di Figisc - Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti, spiega a Savonanews l'andamento dei costi del carburante in stazione di servizio e quali sono i fattori che li determinano.

"Attualmente - sottolinea Rebagliati - il mercato dei carburanti ha una leggera flessione negativa, questo è dovuto anche al costo. Prima le persone facevano il pieno e lasciavano il carburante che rimaneva nel serbatoio, oggi fanno dei rifornimenti ben proporzionati, tra i 15 e i 30 euro. Oggi l'utenza sta molto attenta per quello che riguarda il rifornimento".

Dal 15 febbraio il prezzo al barile ha subito un calo di 0,47 centesimi, mentre dal 20 febbraio è aumentato di 2,02 euro. Il 21 febbraio il Brent (petrolio greggio) è sceso di 2,12 euro al barile. Il greggio al barile è passato da 74,20 il 12 febbraio a 73,24 al barile del 20 febbraio; il 27 febbraio era 73,41 euro.

"La variazione dei prezzi del carburante è dovuta al mercato, all'estrazione petrolifera – prosegue Enrico Rebagliati – ad esempio, al 15 febbraio il Brent, cioè il petrolio grezzo, era addirittura diminuito di 0,47 centesimi al barile, mentre ora è addirittura aumentato di più di 2 euro e 2 centesimi al barile, di conseguenza i prezzi. La lavorazione del petrolio non è solo per la produzione di prodotti petroliferi, ma anche della plastica, e questo incide. Da compagnia a compagnia dipende da dove si compra il prodotto, dove si estrae e come viene raffinato, questo può portare a variazioni di prezzo a livelli di millesimi o centesimi, non di più. Oggigiorno, come prezzi, sulla provincia di Savona siamo abbastanza in linea, a parte qualche compagnia che ha qualche rincaro di 15 millesimi in più, per il resto sono allineati sia per la parte della benzina sia del gasolio".

Aggiunge Rebagliati: "Il fatto che l'utenza si rivolga più a una bandiera petrolifera o a un'altra dipende dal gestore dell'impianto e dal rapporto che ha con il cliente. Per il cliente, il rifornimento è dettato dall'esigenza di spostarsi, ma non c'è più il fatto che preferisca una compagnia o un'altra. Chi fa la differenza è la gestione dell'impianto, che ha un rapporto con il cliente diverso. E qui si combatte con pochissime armi: la gentilezza, il fatto di dare un servizio, fare una parola con il cliente, è questo che fa la differenza. Il prodotto è tutto uguale, le raffinerie in Italia non sono molte".

La clientela che più risente degli aumenti? "Come fascia di clientela credo a livello generale per tutti, ovviamente chi ha meno disponibilità economiche ne risente di più. La maggior parte dei clienti fa rifornimento per 15-30 euro e dice: Prendo la macchina o la moto che mi costa meno", conclude il presidente di Figisc .

Elena Romanato

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