Albenganese - 28 aprile 2025, 20:20

Albenga, bufera sul 25 Aprile della consigliera Vullo. FdI: "Da lei parole inaccettabili, il sindaco e l'Amministrazione prendano le distanze"

"80 anni e la derattizzazione non è ancora andata a buon fine" il post pubblicato nei giorni scorsi dall'esponente di maggioranza e finito sotto accusa

Albenga, bufera sul 25 Aprile della consigliera Vullo. FdI: "Da lei parole inaccettabili, il sindaco e l'Amministrazione prendano le distanze"

“Con sconcerto e profonda indignazione apprendiamo delle gravi parole pubblicate sui social dalla consigliera comunale Barbara Vullo in occasione del 25 aprile. Frasi come ‘80 anni e la derattizzazione non è ancora andata a buon fine. Buon 25 aprile’ non solo sono di una volgarità intollerabile, ma rappresentano un insulto alla democrazia e a tutti i cittadini che credono nei valori di libertà, rispetto e convivenza civile”. Ad affermarlo è Roberto Crosetto, presidente del circolo di Fratelli d’Italia di Albenga.

“Chi riveste un ruolo istituzionale - prosegue Crosetto - ha il dovere di custodire e onorare questi principi, non di calpestarli con affermazioni che alimentano odio, divisioni e risentimento. La Festa della Liberazione non appartiene a una sola parte politica: è il patrimonio comune di tutto il popolo italiano. Ridurla a terreno di scontro, con linguaggi violenti e svilenti, è irresponsabile e inaccettabile e non ce lo aspettiamo, benché non sia la prima volta, per la consigliera Vullo che a quanto pare ama esporsi dietro allo schermo, un po’ meno di persona”.

“Fratelli d’Italia Albenga condanna con fermezza queste dichiarazioni gravissime e si aspetta che il sindaco Riccardo Tomatis e tutta l’amministrazione comunale prendano pubblicamente e senza ambiguità le distanze da tali parole – dice ancora Crosetto -, riaffermando che l’Istituzione Comune di Albenga non può tollerare né giustificare comportamenti tanto lesivi del rispetto che si deve a ogni cittadino, indipendentemente dalle idee politiche”.

“La politica deve essere esempio, non fucina di odio. È ora che chi rappresenta i cittadini torni a usare il linguaggio della responsabilità, della pacificazione e del rispetto. Chi semina odio, avvelena la nostra comunità. E chi tace, acconsente”, conclude l'esponente ingauno di Fratelli d'Italia.

Redazione

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