Intervento insolito ma risolto con successo quello di venerdì sera sulla strada tra Arnasco e Albenga, all'altezza della rotonda di Coasco, dove cinque paperotti di germano reale sono finiti in un tombino dopo aver attraversato la carreggiata.
A raccontare l’episodio è il signor Federico che viaggiava con la moglie Valeria e la figlia Ginevra quando ha notato la famigliola di pennuti attraversare la strada con una quindicina di pulcini prima di vedere alcuni di essi cadere e restare intrappolati sotto le grate della raccolta acque, mentre la madre si allontanava con i piccoli rimasti.
La famiglia umana non è rimasta a guardare e immediatamente si è attivata cercando di sollevare la grata, inutilmente però per il fango e la ruggine che rendevano complicata l'operazione. A quel punto la chiamata ai Vigili del Fuoco e alle Guardie Zoofile di Albenga ha messo in moto la macchina dei soccorsi.
Sul posto sono arrivati i pompieri insieme a Massimo e Anna delle Guardie Zoofile, in un intervento tutt'altro che semplice: il buio avanzava e i paperotti si erano infilati nelle tubature. L’intuizione vincente è arrivata proprio da Anna, che ha riprodotto sul cellulare il verso di una mamma germano reale trovato su YouTube. Incredibilmente, i piccoli hanno risposto al richiamo e, uno dopo l’altro, sono stati recuperati con un retino da pesca.
I cinque paperotti, sani e salvi, sono stati affidati al CRAS di Cadibona, dove saranno cresciuti fino al rilascio in natura, previsto sul fiume Centa.
«Con questa segnalazione mia, di mia moglie Valeria e soprattutto di mia figlia Ginevra, volevo ringraziare sentitamente i Vigili del Fuoco di Albenga, prontamente arrivati e disponibilissimi, e le competentissime Guardie Zoofile di grande umanità che, con non poche difficoltà, hanno risolto un salvataggio che, ad un certo punto, sembrava ormai disperato. Posso assicurarvi che veder tirare fuori da quel buco quei cinque piccoli paperotti sani e salvi è stata una vera gioia. », racconta Federico.
Che lancia un appello: «Mi farebbe piacere se questa piccola storia potesse dare un'indicazione su a chi rivolgersi a chiunque si trovasse ad aiutare un animale selvatico in difficoltà».





