Il Ministero della Cultura ha dichiarato la loro biblioteca di “eccezionale valore culturale”. Ad annunciarlo la Società Savonese Storia e Patria a conclusione di un iter iniziato nel 2019.
Francesca Imperiale, Soprintendente Archivistica e Bibliografica della Liguria ha infatti inviato una lettera con le motivazioni: “il fondo antico ante-1830, costituito da oltre 1130 unità bibliografiche, conserva, tra l’altro, la Polyanthea nella prima edizione savonese del 1503, il Ristretto delle historie genovesi di Paolo Interiano del 1551, i Castigatissimi annali di Agostino Giustiniani del 1537, il Discorso del sig. Francesco Maria Vialardi, fatto all’Academia di Ceva del 1586, gli Annali di Genova del Bonfadio del 1586, e inoltre molte altre edizioni liguri (…).
Il fondo storico conta ulteriori circa 4.800 unità per il XIX secolo, in particolare nell’ambito specialistico della storia, arte ed archeologia ligure, savonese e del basso Piemonte. Numerose sono le edizioni rare e non censite in SBN, di grande interesse per la ricerca storica e la toponomastica, trattandosi di pubblicazioni a ridotta diffusione e di ambito strettamente locale, tra cui numerosi opuscoli, estratti, statuti di associazioni e società di mutuo soccorso.
E’ pertanto da considerare di eccezionale interesse culturale in quanto testimonia e documenta con continuità dal 1885 sia la produzione storica ed erudita del territorio non solo savonese tra il XVI e il XIX secolo, sia gli interessi e gli ambiti di ricerca degli intellettuali che diedero vita alla Società Storica Savonese, ora Società Savonese di Storia Patria”.
"La dichiarazione di eccezionale valore del fondo storico della nostra biblioteca ci rende particolarmente orgogliosi per il risultato raggiunto e per le opere e i manoscritti che conserviamo, grazie all’opera dei nostri fondatori e, in ultimo, del nostro bibliotecario e bibliofilo Francesco Loni (1935-2015) - ha dichiarato il presidente Danilo Bruno - Noi riteniamo che questo risultato costituisca un ulteriore tassello nel rafforzamento del ruolo e della funzione sociale della Società Savonese di Storia Patria affinché la ricerca storica continui e raggiunga nuove mete e risultati”.
La storica associazione è infatti stata fondata nel 1885 e risulta tra le più antiche della città della Torretta.
La sede è presente tra via Pia e Piazza della Maddalena, negli spazi della storica Casa Boselli, che fu l'abitazione del futuro Presidente del Consiglio, il quale la lasciò al Comune. L’edificio della sede, in origine chiesa di San Francesco (eretta tra il 1652 ed il 1655) fu trasformato in abitazioni civili agli inizi del XIX secolo. Ancora oggi, all’interno della sede sono visibili resti degli archi della chiesa originaria.
La Società ha circa 200 soci.





