I mastelli che restano fuori troppo a lungo, tra topi, scarafaggi e urina dei cani; marciapiedi troppo stretti; una popolazione anziana che fatica a portare su e giù per le scale i bidoncini; un quartiere poco pulito e informazioni fornite da Sea-S e Comune contrastanti.
Sono queste le criticità presentate dai residenti di Villapiana, che questa mattina, 14 maggio, hanno incontrato il sindaco Russo nei giardini di via Verdi.
Prima dell’incontro, qualcuno — forse per provocazione o forse per fare uno scherzo — ha fatto trovare dei rifiuti sotto il palco dei giardini, poi rimossi da Sea-S intorno alle 9.
Tra toni polemici, soprattutto all’inizio dell’incontro, e tante domande, il sindaco Russo ha cercato di rispondere alle richieste e quesiti dei cittadini sul nuovo sistema di raccolta.
I mastelli singoli sono l’aspetto più contestato: ritenuti un sistema di raccolta scomodo e anti-igienico, resterebbero esposti troppo a lungo, viste le tempistiche attualmente indicate da Sea-S. "Io non userò i mastelli bìmetterò fuori i sacchi", ha detto una signora; "Ci risparmi la tiritera sul piano industraile" ha aggiunto un'altra.
"Il ritiro è un elemento su cui stiamo ancora lavorando con l’azienda — ha spiegato Russo —. L’organizzazione, fino a ieri, prevedeva il ritiro nel turno 4-10: significa che alle 10 i lavoratori sono già in sede. In realtà, il ritiro si concluderebbe prima, verso le 9-9.30. In ogni caso, a noi sembra comunque troppo tardi: crediamo che i mastelli debbano essere svuotati e ritirati prima che le persone vadano a lavorare. Lo abbiamo chiesto all’azienda, ma questo implica un passaggio in più con i lavoratori".
Russo ha spiegato che è in previsione a breve una riunione con Sea-S per fare il punto sull’analisi che la società sta facendo condominio per condominio, ma ha escluso — nell’immediato e perché non previsto dal piano industriale — l’introduzione dei cassonetti a scheda. "I cassonetti automatici - ha spiegato - non migliorano in modo significativo di differenziazione del rifiuto; lo fanno solo se vengono introdotti dopo aver sperimentato sperimentato 6-7 anni di porta porta, come è successo in alcune città".
"Nulla è scritto sulla pietra — ha detto —. Se ci si rende conto che una situazione prevista non va bene, o una soluzione non è fattibile, si può modificare. Con calma. Non conosciamo questo tipo di sistema, ci stiamo facendo queste preoccupazioni in anticipo. Partiamo: una volta che saremo partiti, potremo fare delle correzioni".
Tra chi ha più il polso della situazione, ci sono gli amministratori di condominio. "Ho fatto tutte le riunioni — ha spiegato l’amministratore Briano — e ho parlato poi con Sea-S, ma quello che dice lei e Sea-s ci sono cose contrastanti. Si tratta di creare un’area delimitata da archetti, dove poter mettere i mastelli condominiali. Come amministratore, raccolgo in una giornata 20-25 telefonate su problemi legati alla nuova raccolta. In un condominio dove l’età media è di 70 anni e le persone giovani escono alle 7 e tornano alle 21, mi ritrovo i mastelli in strada non ritirati.
C’è una discriminazione: si è fatta una scelta oggettiva, con i cassonetti in centro, e noi sembriamo la periferia, i paria di Savona. I cassonetti sono stati messi in centro perché, quando scendono i crocieristi, devono trovare una città decorosa".
"Sono stato molto attento - ha risposto - a non entrare in una sfera che compete i tecnici Sea-S e attenuto alle cose di competenza del Comune e su questa non c'è contraddizione alcuna".








