Non si placano le polemiche a Carcare attorno alla gestione della Soms. Dopo le accuse mosse dal gruppo di opposizione, arriva la replica del sindaco Rodolfo Mirri, che chiarisce la posizione dell’amministrazione e respinge ogni addebito.
“Non accettiamo critiche da chi, quando era alla guida del Comune, ha lasciato scadere il contratto senza preoccuparsi di rinnovarlo”, afferma il sindaco. “Abbiamo avviato una manifestazione di interesse e l’unico soggetto a partecipare è stata proprio la Soms, che si è quindi aggiudicata la gestione in modo del tutto legittimo”.
Mirri sottolinea che la vicenda non è esplosa solo di recente, come invece sostiene l’opposizione: “Siamo stati informati già a febbraio dal direttivo della Soms dello scioglimento dell’associazione, disposto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy a causa della mancata risposta a tre PEC. Da allora si sono svolti diversi incontri, prima con la commercialista, poi con il direttivo, che ha ufficializzato la notizia nel corso di un’assemblea con i soci”.
Lo statuto della Soms prevede che, in caso di scioglimento o liquidazione, sia il Comune a fungere da garante. “È nostro dovere tutelarci – prosegue il sindaco – poiché esiste un contratto con un ente che oggi non ha più personalità giuridica. Per salvaguardare il patrimonio presente nei locali, abbiamo affidato temporaneamente la gestione al gestore del bar, selezionato nove anni fa dalla stessa Soms”.
Mercoledì scorso si è tenuto un incontro tra il legale dell’associazione, il direttivo e il gestore del bar degli Angeli. “Abbiamo chiesto loro di collaborare per trovare una soluzione condivisa – aggiunge Mirri –. Il Comune non intende intervenire in dinamiche che non gli competono. Il legale ha già presentato al Ministero una richiesta di revisione della decisione di scioglimento: se verrà accolta, ne saremo i primi a essere contenti”.
Un’ulteriore criticità emersa riguarda la regolarità del contratto: “Abbiamo riscontrato che, nonostante il divieto di sublocazione, due associazioni – ASD Danza e Quinta Banda – avevano la sede legale all’interno della Soms. Una condizione che rende il contratto viziato”.
Il sindaco conclude con un affondo all’opposizione: “Chi intende criticare dovrebbe prima informarsi. È il solito modus operandi del centrodestra: dire il contrario di tutto, sempre e comunque. I documenti sono disponibili e consultabili da tutti i cittadini, perché noi non abbiamo nulla da nascondere. La risoluzione del contratto è stata concordata con la Soms, tanto che è stato fatto un inventario dei mobili controfirmato dalla stessa associazione. Inoltre, l’amministrazione comunale non è tenuta a controllare le PEC ricevute da un’associazione”.





