Politica - 11 giugno 2025, 19:49

Termovalorizzatore in Val Bormida, Mirri: “No a strumentalizzazioni, serve un confronto serio per il futuro”

Il sindaco di Carcare: “Mio compito agire per il bene della comunità”. E chiede l'attivazione di un tavolo istituzionale

Termovalorizzatore in Val Bormida, Mirri: “No a strumentalizzazioni, serve un confronto serio per il futuro”

In un momento in cui il dibattito sul termovalorizzatore si fa sempre più acceso, il sindaco di Carcare, Rodolfo Mirri, sceglie di intervenire per riportare l’attenzione su un principio di responsabilità istituzionale, rigettando con forza ogni tentativo di strumentalizzazione politica della vicenda.

“Assisto in questi giorni a un forte scontro politico sviluppatosi intorno al tema termovalorizzatore. Normale che ci sia tra forze politiche. Ciò che non tollero è invece essere strumentalizzato”, dichiara il primo cittadino, rivendicando il proprio ruolo di amministratore pubblico al servizio della comunità e non di parte. “Credo - si legge nella nota - che il mio ruolo, nella veste di sindaco, sia quello di agire per il bene della mia comunità che si declina in molteplici azioni volte a creare sviluppo, migliorare le condizioni ambientali dei territori a vocazione industriale/culturale e trovare il giusto equilibrio per garantire un percorso consapevole e responsabile”.

Da qui la decisione di chiedere formalmente l’attivazione di un tavolo istituzionale: “Preso atto che, nonostante la contrarietà dichiarata dai territori, alcuni ragionamenti andavano avanti, mi sono sentito in dovere di chiedere l'istituzione di un tavolo di lavoro con le istituzioni, con ARLIR e con l’ISS per evitare che scelte importanti fossero discusse all'insaputa proprio dei sindaci, perché rappresentano i cittadini e il territorio”.

Un percorso che il sindaco immagina aperto e trasparente: “Insomma, ho chiesto che qualsivoglia ragionamento venisse fatto all'interno di un tavolo ufficiale e non all'interno di segrete stanze. Tavolo peraltro che prevede il coinvolgimento di una parte tecnica qualificata affinché si possa approfondire la conoscenza, l'analisi e le informazioni”.

Infine, un appello alla responsabilità condivisa, per superare i contrasti e guardare al rilancio dell’intera area: “Prioritario per la nostra Valle è capire come possiamo rilanciare cammini di occupazione, sviluppo sostenibile e benessere nel nostro territorio che per troppo tempo ha pagato servitù industriali importanti, inquinanti e impattanti. Oggi invece di urlare o dividersi occorrerebbe capire quale futuro vogliamo dare alla nostra Val Bormida”.

Redazione

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