Riceviamo e pubblichiamo la lettera arrivata in redazione.
"Gentile Direttore,
sono con la presente per scriverLe in merito alla raccolta molto differenziata nel comune di Savona.
Ormai da anni, per coloro che abitano nel ‘tanto agognato’ Oltre Letimbro e in altre zone molto, troppo e spesso trascurate di Savona, ci si sente ormai lontani dal palazzo di Piazza Sisto IV.
Questa amministrazione (come tutti i partiti che si sono resi eleggibili alle ultime comunali) si è presentata con un progetto di una Savona più pulita.
Ciò non solo non è stato fatto, ma con la questione del ‘porta a porta’ peggiorerà ancora di più. Tutto questo solo per alcune zone di Savona, e non per il centro città.
Per quelle aree, evidentemente figlie di una città diversa, spettano i bidoni condominiali, che sono di difficile posizionamento e amministrazione.
Infatti, Sea-s ha già dichiarato, in una di quelle riunioni farsa, che i bidoni saranno svuotati solo e soltanto se gli operatori vedranno, dal veicolo, la pienezza dei cassonetti.
Questo comporterà che l'umido rimarrà nel cassonetto per giorni e che quindi, in un modo o nell'altro, bisognerà bonificare quei bidoni.
Ma a questo ha già pensato Sea-s, che bonificherà i bidoni… il tutto una volta all'anno.
Oppure si potrà richiedere più di una bonifica, ovviamente dietro pagamento.
Per il centro città, evidentemente l'unica area a pagare la TARI, la musica cambia.
Di fatto, il centro cittadino ha diritto ai bidoni intelligenti, aventi anche loro delle problematiche, ma mai come il resto della città.
C'è una precisazione da fare prima di continuare: le strade come via Pia sono giustamente esentate dal ‘porta a porta’ per una questione di spazio e di veicoli operativi. Il tracciamento della raccolta differenziata è stato fatto con il righello e nella comoda stanza rossa del Comune, senza capire cosa fossero esattamente le esigenze del territorio savonese.
Penso al quartiere di Villa Piana, quartiere molto stretto che è obbligato a utilizzare i bidoni condominiali, quando la centralissima Via Paleocapa, capace di ospitare i bidoni condominiali, ha la "fortuna" di avere i cassonetti intelligenti.Oppure all'altra metà di Corso Mazzini che ha diritto ai bidoni intelligenti, mentre Corso Tardy & Benech no. Cosa cambia tra due vie molto simili, ma che vengono divise da una linea immaginaria?
Però il Comune di Savona si è già prontamente attivato per spiegare meglio ai cittadini — non paganti la stessa TARI del centro — che i bidoni intelligenti non sono un privilegio. Come? Tramite altre riunioni, non al PalaSea-s, ma all'aperto, magari per non avere il caldo iniziale quando qualcuno ti viene a raccontare boiate.
Risultato? Più domande che risposte, come da tradizione nel Comune di Savona.
Una lancia bisogna spezzarla per questa amministrazione, che si è trovata la patata bollente tra le mani e in qualche modo bisognava gestirla. E ad oggi, gli stessi partiti che una volta supportavano la vecchia amministrazione, in questi giorni puntano il dito sul nuovo consiglio comunale e fanno dei point per convincere qualche elettore a votare per loro.
Di fatto, il progetto che vincola il Comune di Savona è stato approvato dai partiti che adesso hanno voltato faccia alla medaglia.
Questa lettera non ha lo scopo di dividere la città in due, ma di far capire a coloro che si lamentano per un piccolo ‘svantaggio’ che c'è sempre uno che sta peggio di te".