Politica - 05 luglio 2025, 11:44

Animalisti contro Gori e Bonaccini a Savona: "Politici anti-lupo, tradiscono la svolta ecologica"

OSA e PAI contestano ai due esponenti dem la loro recente posizione sul declassamento dello status di protezione del lupo.

La visita a Savona degli europarlamentari del Partito Democratico, Giorgio Gori e Stefano Bonaccini (LEGGI QUI), non è gradita all'Osservatorio Savonese Animalista (OSA) e al Partito Animalista Italiano (PAI). Le due associazioni contestano ai politici la loro recente posizione sul declassamento dello status di protezione del lupo.

"Siamo perfettamente consapevoli che i due politici non si cureranno minimamente di questa presa di posizione", affermano OSA e PAI in una nota congiunta, "ma riteniamo doveroso ricordare – soprattutto al sempre più numeroso mondo animalista savonese – il vergognoso comportamento tenuto da entrambi nel corso della recente votazione a Bruxelles sul declassamento dello status di protezione del lupo, passato da 'particolarmente protetto' a 'protetto'".

Secondo gli animalisti, "l’astensione di Gori e Bonaccini è un atto pilatesco, che tradisce la fiducia degli elettori animalisti, ambientalisti e progressisti che hanno votato la loro coalizione anche nella speranza di una vera svolta ecologica".

Il comunicato prosegue distinguendo le posizioni politiche: "Se da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia ci aspettavamo senza sorpresa un voto favorevole al declassamento – coerente con la loro storica sudditanza agli interessi dei cacciatori e di certa agricoltura retrograda – l’astensione del Partito Democratico è ancor più grave, perché mascherata da falsa neutralità. Ma in ecologia e in etica non esiste la neutralità: chi si astiene, prende comunque posizione. E in questo caso, è la posizione sbagliata".

OSA e PAI ribadiscono la necessità della convivenza con i lupi, indicando soluzioni alternative ai fucili: "Non servono i fucili per proteggere greggi e mandrie, ma buonsenso, conoscenza e strumenti concreti: rinforzare stalle e recinti, installare barriere elettrificate, adottare e sostenere l’impiego di cani da guardiania". Secondo le associazioni, il lupo "è un anello fondamentale dell’ecosistema, il cui ruolo naturale è regolare le popolazioni di ungulati selvatici come caprioli, daini e cinghiali, prevenendo squilibri ambientali, danni all’agricoltura e persino incidenti stradali".

La scelta di declassare la protezione della specie viene definita "non solo una sciocchezza sul piano scientifico", ma anche "un atto politico miope e pericoloso, frutto del desiderio di compiacere una parte dell’opinione pubblica malinformata".

"Svuotare di significato la tutela del lupo – concludono – significa aprire la strada a nuove deroghe, abbattimenti e massacri legittimati, con danni irreversibili alla biodiversità. OSA e PAI continueranno a denunciare pubblicamente questi atteggiamenti opportunistici, perché il rispetto per gli animali, per l’ambiente e per la scienza non può essere oggetto di calcoli elettorali".

Redazione