Prosegue con determinazione la campagna di sensibilizzazione e protesta contro l’ipotesi di realizzazione di un inceneritore in Val Bormida. Dopo l’incontro pubblico molto partecipato tenutosi lo scorso 2 luglio nei locali della Soms di Cairo Montenotte, che ha visto la presenza di oltre 200 cittadini, oggi prende ufficialmente il via il volantinaggio.
Il volantino, realizzato da un ampio fronte di associazioni e comitati locali, lancia un messaggio chiaro e diretto: “Bruciare ‘a norma di legge’ tutti i rifiuti della Liguria, anche industriali e sanitari, migliorerà davvero la qualità della vita dei Valbormidesi?”
Le realtà promotrici — tra cui WWF Savona, Italia Nostra, Medicina Democratica, CulturAmbiente, PVA, Comitato NO! NON CI STO!, Pantere Grigie, Comitato Sanitario Locale Valbormida, CUB, Anteas, Associazione per la Rinascita della Val Bormida, LaPrimaLanga e ParcoCulturaleAltaLanga — si schierano compatte contro questa ipotesi, ribadendo che un inceneritore rappresenterebbe una potenziale minaccia per la salute, la qualità della vita e il futuro stesso della valle.
Nel testo si critica apertamente l’atteggiamento attendista di alcuni amministratori locali, invitati a “decidere da che parte stare” e a prendere una posizione chiara e netta a tutela della salute dei cittadini.
“La nostra valle ha già dato”, recita il volantino, ricordando la lunga storia industriale e le problematiche ambientali che hanno segnato il territorio.






