In un primo momento Roberto Arboscello era riluttante a rispondere all'attacco frontale del consigliere regionale Angelo Vaccarezza sull'incontro del Pd sul rigassificatore, organizzato ieri sera a Quiliano. Ma sollecitato da una domanda ha replicato.
In un video e in un testo pubblicati sui social, il consigliere di Forza Italia ha attaccato il Pd sull'incontro previsto per il giorno successivo. "Verranno dette delle cose, nelle migliori delle ipotesi, inesatte", diceva Vaccarezza.
"Non è mia abitudine commentare le esternazioni di chi interpreta un ruolo istituzionale importante, come quello di consigliere regionale, come se fosse a Zelig e ha l'abitudine di usare l'aula consiliare come se fosse un palcoscenico – ha ribattuto Arboscello –. Credo che i dati parlino da soli e non capisco che credibilità possa avere una persona che, e ci sono testimonianze filmate, in un consiglio regionale fiume di 10 ore monotematico sul rigassificatore, ha sostenuto la bontà di quel progetto e ora dice tutto il contrario".
"Del merito non ci interessa nulla – ha proseguito Arboscello –. Abbiamo detto che questa è una battaglia comune del territorio, e che vince il territorio. Se il consigliere Vaccarezza vuole prendersi il merito, che se lo prenda, basta che qui il rigassificatore non ci venga".
Arboscello lancia poi la stoccata finale e cita un aneddoto.
"A volte penso si tratti di un'omonimia – ha detto – quando il consigliere Vaccarezza fa certe dichiarazioni. Poi guardo la foto: è lui, e allora penso che abbia un sosia o un fratello gemello che dice tutt'altro".
"Mi è rimasto impresso in consiglio regionale - ha affermato - quando, dati alla mano, avevo dimostrato come, secondo i pareri di molti soggetti – come l'Istituto Superiore di Sanità, il Ministero della Salute, la Capitaneria di Porto, i Vigili del Fuoco – il progetto del rigassificatore presentasse delle falle.
Mi ero studiato i documenti per giornate intere e, in consiglio regionale, lui mi provocava. Io, sapendo che mentre io studiavo i documenti lui era stato alla 'Sagra della Patata', gli avevo detto: 'Basta, fammi parlare e smettila di provocarmi, perché io ho studiato due giorni invece di andare alla Sagra della Patata'. Lui si era offeso".
"Ma non deve offendersi - ha concluso Arboscello - perché nel momento in cui non capisce la differenza tra l'allora presidente della Regione e commissario per il rigassificatore, Toti, e l'attuale presidente della Regione, che non è commissario, Bucci, vuol dire che non ha studiato".





