Il prossimo venerdì 25 luglio, a partire dalle ore 18, Piazza Genta a Carcare sarà teatro di un evento speciale: la "Pastasciutta Antifascista", organizzata dalla sezione ANPI locale in memoria dei sette fratelli Cervi. Sarà un’occasione per ricordare, riflettere e stare insieme nel segno dei valori dell’antifascismo, della libertà e della democrazia.
La serata si aprirà con la presentazione del libro “Il candidato dell’orto europeo” di Bruno Marengo, accompagnata dall’intervento del professor Giannino Balbis, che guiderà i presenti in una riflessione sull’attualità politica e culturale.
A seguire, intorno alle 19:30, si terrà una cena conviviale. Il menù prevede pasta a scelta tra pesto, bianco o al pomodoro, accompagnata da salsiccia e patatine oppure dal tradizionale cundijun, dolce e acqua (una bottiglia da 1,5 litri). Sono escluse vino, birra e altre bibite in bottiglia, ma saranno disponibili in bicchiere. La cena richiede un contributo minimo di 15 euro.
Dopo cena, il clima si animerà con la Cantata Antifascista, un momento di partecipazione collettiva in cui tutti sono invitati a portare la propria voce e, se possibile, uno strumento musicale per cantare insieme i brani della Resistenza.
La partecipazione è libera, ma la prenotazione è obbligatoria entro lunedì 21 luglio. Per riservare il proprio posto, è possibile contattare: Roberto al numero 338 4361364 (solo al pomeriggio), Franca al 328 3646370 e Daniela al 340 2492395.
Un’iniziativa fortemente voluta dalla sezione ANPI di Carcare per ricordare un episodio simbolico della storia italiana e della Resistenza: la grande pastasciutta di paese preparata dai fratelli Cervi, il 25 luglio 1943, per festeggiare la notizia dell’arresto di Benito Mussolini, accompagnata dalla speranza della fine della dittatura e del conflitto. Fu una scelta temeraria, espressa attraverso un gesto semplice di condivisione e umanità. Alcide Cervi e i suoi sette figli cucinarono chili e chili di pasta e li portarono in piazza, a Campegine (Reggio Emilia), distribuendoli gratuitamente alla popolazione. Pochi mesi dopo, come tristemente noto, Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio ed Ettore Cervi furono fucilati dai fascisti per la loro attività partigiana.