Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera inviata alla nostra redazione da parte di un cittadino di Savona.
“Gent.mo direttore, sono un ex elettore dell'attuale Sindaco, l'ho votato, purtroppo, per la debolezza politica del suo avversario, stimato ed eccellente professionista. Cinque anni prima, avevo fatto lo stesso con la Caprioglio che mi era parsa più forte della sua avversaria infatti ho avuto ragione.
La speranza con questo sindaco, per i presupposti che ho detto, è svanita subito, quando senza alcuna logica almeno suffragata da un piano generale esteso a tutta la città, ha chiuso molte vie cittadine rendendole pedonali o a traffico limitato. La chiusura di Corso Italia, Via Manzoni (sfogo cruciale per evitare Piazza Mameli), Via Mistrangelo, Via dei Mille con la modifica della circolazione e il senso unico ad uscire di Via Famagosta, hanno reso la città assolutamente invivibile per chi si avventura in macchina verso il centro e con un'impennata di inquinamento in Piazza Mameli e Via dei Mille (tanto per avere una città green). Le proteste dei cittadini evidenziate con la raccolta di oltre 3200 firme sono state ‘archiviate’ direttamente nel cestino con l'arroganza di chi ha vinto le elezioni e può quindi fare quello che vuole.
La ‘partecipazione democratica’ tanto sbandierata dal nostro primo cittadino, ovvero ‘il modello Savona’ con obiettivo, come dice nell'intervista: ‘coinvolgere sempre più la città’, mi pare che sia fallito sul nascere e l'esperienza sulla raccolta differenziata ha procurato e sta procurando disperazione nei cittadini che non sanno più cosa fare. La fretta di fare e subito, non è mai stata una buona consigliera.
Molti cittadini avevano chiesto al sindaco, di posticipare l'avvio in autunno della nuova tipologia della raccolta rifiuti che sicuramente avrebbe consentito di appianare ed eventualmente rivedere e risolvere le criticità che attualmente sono giornaliere. Ma si sa, il nostro sindaco è un uomo tutto di un pezzo e non si smuove di un millimetro quando prende una decisione. Neanche di fronte alle oltre 5000 firme di cittadini che chiedevano uno spostamento e la possibilità di avere i cassonetti intelligenti in altre zone della città.
In poche parole, il nostro sindaco dice che ‘la discussione è sempre positiva’, peccato però che non vuole mai essere contraddetto. Certo sig. Sindaco fa bene a ricandidarsi, ma spero solo che, come me, altri suoi ex elettori prendano spunto dai disastri che è riuscito a combinare e la facciano nel 2027 ritornare nel suo amato studio di avvocato di discreto successo”.





