Attualità - 20 agosto 2025, 11:31

Aurelia Bis, pagati gli stipendi arretrati. Filca Cisl: "Deve terminare questa commedia dell'assurdo"

"In due anni ICI ha completato appena il 5% dei lavori. Vogliamo capire chi completerà il 15% che manca per terminare l’opera”

Aurelia Bis, pagati gli stipendi arretrati. Filca Cisl: "Deve terminare questa commedia dell'assurdo"

Sono stati pagati gli stipendi di giugno e luglio dei 5 lavoratori rimasti sul cantiere dell'Aurelia Bis.

Dopo gli striscioni di protesta posizionati sul cancello del varco di Grana e davanti al deposito di bitume, l'azienda appaltatrice Italiana Costruzioni Infrastrutture ha effettuato i bonifici delle retribuzione arretrate che avevano fatto imbufalire i dipendenti e i sindacati.

“Finalmente sono stati pagati gli stipendi di giugno e luglio ai lavoratori di ICI dell’Aurelia Bis di Savona ed è stata pagata anche la quattordicesima agli impiegati grazie al pressing della Filca Cisl Liguria: è un film già visto e rivisto in questi mesi con ritardi continui nel saldo delle spettanze - dice Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria - 
Intanto si continua sempre a tirare la palla in tribuna senza che nessuno dica apertamente, in primis il commissario straordinario Castiglioni, quali sono le intenzioni da parte dell’azienda ICI. Non c’è stato detto nell’ultimo confronto ma ci aspettiamo che venga fatto entro fine settembre. Da quando ICI si è aggiudicata l’appalto nel maggio 2023 è stato fatto appena il 5% dei lavori: parliamo di 2 anni abbondanti. Siamo quasi alla fine del traguardo visto che manca il 15% per terminare i lavori invece si vive alla giornata, aspettando e sperando che il prossimo mese gli stipendi arrivino in tempo".

"Ci vuole rispetto per le lavoratrici e i lavoratori che non sanno cosa succederà il giorno dopo. Adesso le istituzioni si assumano la responsabilità di prendere una decisione: se ICI può andare avanti bene, ma ci venga spiegato il piano industriale con le garanzie che venga rispettato - continua il sindacalista - Nel caso in cui ICI non fosse in grado di proseguire, scegliere velocemente un’altra azienda che abbia tutti i requisiti: deve finire questa commedia dell’assurdo per un’opera fondamentale per il territorio e l’intera Regione. Almeno a parole. Invece continuiamo a fare più tavoli di un mobilificio. Adesso basta”.

Luciano Parodi

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