Attualità - 20 agosto 2025, 14:05

Rigassificatore, la Cgil Savona: “La lotta paga, siamo stati i primi e sempre coerenti a dire no”

Il sindacato rivendica la contrarietà dal principio e accusa: “Progetto da noi sempre ritenuto dannoso. Ora chi era d'accordo con Governo e Toti non faccia il paladino del territorio”

Rigassificatore, la Cgil Savona: “La lotta paga, siamo stati i primi e sempre coerenti a dire no”

“Aspettiamo la posizione ufficiale del Ministero, ma una cosa è certa: la lotta paga sempre”.

C'è cauta soddisfazione nell'apprendere gli ultimi sviluppi sul futuro del rigassificatore Italis Lng, da parte della Cgil di Savona. In una nota, il sindacato sottolinea la propria posizione “fin dall’inizio in prima linea, al fianco dei cittadini e dei comitati” contraria a un progetto di spostamento da Piombino a Vado-Savona definito “scellerato”, rivendicando la coerenza delle proprie posizioni. “Siamo stati l’unico sindacato confederale a dire subito no, senza esitazioni, perché era chiaro che il rigassificatore fosse dannoso per il porto, per il lavoro e per l’ambiente”, si legge.

Lo ripetiamo - sottolinea la sigla sindacale per voce del suo segretario provinciale Andrea Pasa - siamo stati i primi a schierarci contro, in solitudine, mentre altri tacevano o facevano finta di non vedere. E oggi qualcuno vorrebbe salire sul carro e intestarsi la battaglia? No. La memoria conta. Chi ha lottato si riconosce, chi ha fatto il parassita non venga ora a fare il paladino del territorio”.

Critiche anche alla Regione Liguria, accusata di immobilismo: “Il piano energetico non è stato aggiornato, una vergogna”.

Il sindacato ricorda di aver portato avanti, negli ultimi mesi comizi, assemblee, manifestazioni, presidi. “Sempre insieme ai cittadini, sempre contro questo progetto, nel merito e nel metodo”.

Un percorso che, rimarca la Cgil, non è stato privo di attacchi: “Ci hanno insultato, chiamandoci 'terrapiattisti' e nemici dello sviluppo. Oggi, invece, la verità è sotto gli occhi di tutti. E a certi consiglieri regionali e sindaci, che erano d’accordo con il Governo e con Toti, diciamo chiaro e tondo: siete meschini, senza vergogna”.

Redazione

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