Ucraina, Gaza, Sudan, Haiti, Repubblica Democratica del Congo, Siria, Myanmar. Le ferite del mondo sono sotto gli occhi di tutti. Volti segnati dal dolore, case distrutte, migrazioni di massa. A pagare il prezzo più alto sono soprattutto i bambini.
Per questo le Diocesi liguri hanno accolto l’invito di papa Leone XIV a vivere la giornata di oggi, venerdì 22 agosto, memoria liturgica della Beata Vergine Maria Regina, come tempo di digiuno e preghiera per la pace.
Durante l’udienza generale di mercoledì 20 agosto, in Aula Paolo VI, il Santo Padre ha chiesto ai fedeli di rivolgere una supplica corale alla Vergine Maria «Perché il Signore asciughi le lacrime di coloro che soffrono a causa dei conflitti armati».
Il 14 agosto erano state le religiose dell’Uisg (Unione internazionale delle superiore generali) a promuovere un’iniziativa simile. «Maria, regina della pace, interceda, perché i popoli trovino la via della pace», ha aggiunto il Santo Padre, dopo che aveva esortato a pregare «Per il dono della pace disarmata e disarmante per tutto il mondo, in particolare per l’Ucraina e il Medio Oriente».
Il Papa, nel suo intervento, ha pure ribadito che il perdono resta il fondamento di ogni autentico cammino di pace: «Senza il perdono non ci sarà mai la pace».
I vescovi della Liguria, facendo proprio l’appello del Pontefice, esortano dunque tutti a raccogliersi in un’unica invocazione, certi che la preghiera possa diventare seme di speranza per un’umanità lacerata dai conflitti.





