Attualità - 05 settembre 2025, 07:52

Albenga, un anno dopo l’alluvione: ricordi, danni e attesa dei risarcimenti

Allagamenti di case, garage e scantinati. Famiglie evacuate in fretta e furia. Aziende danneggiate in modo pesante. Ma ancora non sono arrivati ristori

“Oggi ricorre un anno dagli eventi calamitosi che, con le forti piogge, causarono gravi danni al nostro territorio e colpirono in modo particolare le aziende agricole, cuore pulsante della nostra economia”.

Con queste parole il sindaco di Albenga, Riccardo Tomatis, ha voluto ricordare la notte di un anno fa, quando un’ondata di pioggia – oltre 200 millimetri caduti in poche ore – trasformò la città e le frazioni in un incubo di fango, allagamenti e paura.

Allagamenti di case, garage e scantinati. Famiglie evacuate in fretta e furia. Aziende danneggiate in modo pesante. Una valanga d’acqua che gli albenganesi non potranno mai dimenticare. In poche ore i corsi d’acqua esondarono, causando danni alle aziende stimati per circa 20 milioni di euro.

A un anno di distanza, resta ancora aperta la questione dei risarcimenti. “Abbiamo fatto regolarmente domanda – racconta Marco Alessi, la cui abitazione è stata pesantemente colpita a Campochiesa d’Albenga –. È stata accettata dalla Regione e abbiamo concluso l’iter burocratico ormai da mesi, ma l’indennizzo non è ancora arrivato. Le spese per continuare ad abitare la casa sono tante e tante altre ne dobbiamo ancora affrontare, tutto insieme non si può fare”.

Il settore più colpito resta quello agricolo. Secondo Coldiretti Savona, un terzo dei danni riguarda attrezzature e strutture, e molte imprese non sono riuscite a rialzarsi. “In questo anno quasi mensilmente abbiamo chiesto alla Regione di intervenire con misure specifiche per aiutare le imprese dell’albenganese colpite – spiega il direttore Antonio Ciotta –. Ad oggi le imprese agricole non hanno ancora beneficiato di alcun ristoro per ripristinare i danni strutturali e alle attrezzature. Alcune hanno sospeso il ciclo produttivo, altre si sono ulteriormente esposte con le banche. Per gli oltre 13 milioni di danni alle colture, chi era assicurato ha recuperato, chi non lo era ha perso tutto”. Il nodo delle assicurazioni resta centrale: costi elevati e margini ridotti rendono difficile per molte aziende tutelarsi.

Dal canto suo, l’amministrazione comunale ha avviato a partire da agosto la manutenzione straordinaria dei rii e dei canali. «Lunedì si partirà con rio Carenda e si continuerà con la pulizia di diverse tratte strategiche e la messa in sicurezza di punti critici – sottolinea il sindaco Tomatis –. Abbiamo inoltre avviato progettazioni complessive di adeguamento idraulico e ottenuto risorse fondamentali da destinare alla difesa idrogeologica».

La rete idraulica del territorio, ricorda il primo cittadino, resta “vasta e complessa” e il lavoro da fare ancora molto. Ma la strada intrapresa è quella giusta: prevenzione, manutenzione continua e investimenti mirati".